― pubblicità ―

Dall'archivio:

Magenta, prosegue l’attività del Comitato che vuole restaurare il monumento in Slovenia

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGENTA . “In memoria degli eroi caduti che hanno dato le loro giovani vite per la grandezza della Patria. Novembre 1916”. Questa è la scritta che si trova su una vecchia lapide risalente alla prima guerra mondiale e ritrovata per caso lungo il sentiero che conduce al museo della prima guerra di Veliko Cerje in Slovenia.

Ed è per restaurarlo che da tempo, ormai, il cavalier Giuseppe Pirulli, Mario Simonelli e molti altri magentini- che si sono riuniti lo scorso 18 dicembre in via Crivelli 10- si stanno dando da fare per raccogliere fondi e organizzare, come accaduto in ottobre col Rotary Club, serate informative. Con loro ci sono anche il generale Pennino, Salvatore Costanzo, il maresciallo Grosso e Bruno Bolzanella.

Il Comitato, anche alla luce della visita effettuata il 4 ottobre scorso, ha confermato che proseguirà il suo impegno per ridare lustro al monumento.

Se infatti il Sacrario Militare di Redipuglia nel Friuli Venezia Giulia custodisce i resti di 100.000 soldati italiani caduti durante la prima guerra mondiale, quel piccolo monumento deteriorato dagli anni ha rappresentato la tomba per alcuni connazionali. Morti tra il settembre e l’ottobre del 1916 durante la settima e l’ottava battaglia dell’Isonzo. Un’opera sicuramente meritoria, quella del Comitato.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi