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Dall'archivio:

Magenta post voto/1: la morale è sempre quella. Del Gobbo davanti, di dietro tutti quanti. Il precedente di Busto Arsizio- di F.P.

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Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 
MAGENTA C’era qualcuno a Magenta (e c’è ancora, crediamo) che avrebbe preferito candidare Chiara Calati a Luca Del Gobbo. Pensiero legittimo, altrettanto l’evidenza che in tal caso è assai probabile che il centrodestra forse NON sarebbe manco arrivato al ballottaggio.
E quando otto mesi fa proprio dalla redazione di Ticino Notizie fu Enzo Tenti (in complicità palese col sottoscritto, che il 4 marzo 2020 scrisse quello che poi molti avrebbero detto a maggio del 2022) a lanciare la candidatura di Luca Del Gobbo- ossia il suo clamoroso ritorno, ben prima si sapesse delle corse di Salvaggio e delle scorribande di Ballarini- sapevamo che solo il consigliere regionale centrista avrebbe potuto portare fuori il cdx dalle secche dei cinque anni di Calati.

E’ stato così, è stato ESATTAMENTE così: Del Gobbo non solo ha messo in fila Salvaggio e Minardi, pur fermandosi sotto il 48%, ma ha messo in piedi una lista che in poche settimane è diventata primo partito di Magenta.

Clamorosa la dimostrazione di forza dell’ex primo cittadino, che di fatto ridimensiona Lega e Fi, in netto calo rispetto al 2017; Fdi triplica i voti ma si ferma sotto l’8%, quarta forza della coalizione.

Il 21.8% della lista Del Gobbo è incredibilmente speculare a quanto accaduto a Busto Arsizio pochi mesi fa,quando alle Comunali 2021 il sindaco uscente Emanuele Antonelli (iscritto a FDI) ha creato dal nulla una civica divenuta in pochi mesi primo partito col 22%, in una città da 85mila abitanti..

La sinistra regge all’urto ed Enzo Salvaggio migliora il risultato ottenuto nel 2017 da Marco Invernizzi ed è ancora in campo, seppure in una partita non facile ma che Pd e csx dicono e sentono di poter combattere (e ne hanno ben donde).

Dal lato csx si registra peraltro la presa di posizione dell’ex vicesindaco e dirigente Dem Paolo Razzano, che ieri abbiamo intercettato pure al punto elettorale di Salvaggio:

MAGENTA, tanti complimenti a Enzo Salvaggio Sindaco che con una bellissima campagna elettorale conquista il ballottaggio, evitando una vittoria dell’avversario al primo turno che molti davano scontata. Le qualità politiche e umane di Enzo sono un valore prezioso per la nostra città. Bravissimo Luca Rondena e il PD Magenta, primo e unico vero partito magentino dopo l’imbarazzante crollo della Lega Magenta e dei partiti del centrodestra.

E poi un complimento personale a Mariarosa Cuciniello, che – dopo molto lavoro e qualche critica ingiusta di troppo – ha saputo dimostrare il suo valore. E ora avanti per il ballottaggio!
Dedicando qualche sorriso a chi ha protestato per il più che legittimo exit poll video di Graziano Masperi di ieri mattina al mercato (rivelatosi più che fondato, peraltro), di certo da fine conoscitore dei riti della politica da stamani Luca Del Gobbo ha archiviato la felicità per l’ottimo risultato personale e di lista, proiettandosi con la mente verso il non facile (per data e altro) ballottaggio del 26 giugno.
Di certo, se dovesse vincere tra due settimane, Luca Del Gobbo segnerà verosimilmente la storia politica di Magenta per 30 anni: dal 2002 al 2032, perché è facile pronosticare due mandati pieni.
E nessuno, dal 1945 ad oggi, ossia nella storia democatica della città, ha mai fatto tanto e meglio. Certo, di mezzo c’è la scelta (condivisa con tutto il cdx) di Chiara Calati.
Ma quella, per fortuna (politicamente), è una pagina che si è chiusa.
La morale, al fondo, è sempre quella: Del Gobbo davanti, di dietro tutti quanti.
Fab. Pro.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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