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Magenta: perchè con Chiara Calati nella lista Fontana cambiano (e di molto) gli equilibri

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MAGENTA – In attesa della conferenza stampa in programma per domani pomeriggio presso la Sala Consiliare di Bareggio alle 17,15 con il Presidente Attilio Fontana, e quindi di poter capire meglio le ragioni che hanno portato Chiara Calati ad aderire alla lista del Governatore lombardo, è indubbio che la scelta fatta dal primo cittadino di Magenta avrà – anzi le sta già avendo, perché queste sono ore di telefonate convulse che arrivano non solo a Milano, ma anche fino nella capitale ….-  ricadute significative rispetto agli equilibri del governo locale.

Innanzi tutto perchè, ragioniamo insieme, in un colpo solo l’Amministrazione comunale di Magenta si ritrova con un Sindaco che fa riferimento diretto al Governatore leghista Fontana, un vice Sindaco Simone Gelli storico esponente del Carroccio cittadino e il giovane intraprendente Luca Aloi, a sua volta Assessore leghista. Gli altri due posti in Giunta sono ad oggi occupati da Forza Italia con Laura Cattaneo e Patrizia Morani. Resta ancora vuoto quello che fu lo scranno di Noi con l’Italia con Rocco Morabito. Ad oggi Noi con l’Italia non ha fornito ancora alcun nome al Sindaco rispetto alla rosa dei possibili sostituti. 

E francamente, proseguendo con questa riflessione, c’è da scommettere che oggi le cose in questa direzione si siano complicate e non di poco. Come reagirà Del Gobbo con la sua lista che alle Amministrative del 2017 è arrivata al 10% a vedersi non solo senza Sindaco – Chiara Calati benché senza tessere di partito in tasca viene dal mondo di Stefano Parisi, l’ha pescata Luca Del Gobbo ed è stato lui a proporla candidata Sindaco – ma addirittura con un’accoppiata (Sindaco e Vice) che di fatto fanno riferimento al Carroccio? Senza contare il terzo assessore Aloi?

Insomma, gli equilibri cambiano e di parecchio. Anche perché le deleghe affidate al buon Morabito, con un budget di 8.000 euro da spendere erano per lo più onorifiche. Un premio alla sua carriera politica, al suo impegno e alla sua passione per la cosa pubblica e per la sua comunità, che dimostra ancora nel quotidiano con quanto fa nel mondo del volontariato. E allora sì, che alle condizioni di partenza, poteva andar bene anche la delega alla Protezione Civile, alla Famiglia e il Ced.

Ma adesso cambia tutto. Come può Del Gobbo, starsene con le mani in mano e vedersi in buona sostanza estromesso dalla Giunta? Questo lo sa benissimo anche Calati. Che probabilmente ha deciso di uscire dall’impasse di questi mesi, operando uno strappo. Una chiara forzatura politica. Che però potrebbe portare Del Gobbo e i suoi a togliere definitivamente l’appoggio a questa maggioranza.

A questo punto, il gioco si farebbe assai pericoloso. Con una maggioranza che di fatto si troverebbe ad avere un solo Consigliere in più. Certo non ce li vediamo quelli di NOI con l’Italia dall’altra parte della barricata accanto a PD e Progetto Magenta. Però, potrebbero pur sempre scegliere la politica della mani libere. Una sorta di appoggio esterno….

Con Del Gobbo che per una volta potrebbe fare il Salvini della situazione. Perché i numeri sono numeri e la lista Fontana  – diversamente dalla lista dell’allora candidato presidente Maroni – alle regionali del 2018 è stato un autentico flop con l’1,46%.

Dunque, sempre secondo questo ragionamento, i conti non tornerebbero, se è vero che nel 2017 Magenta Popolare con Luca Del Gobbo veleggiava sul 10%…… E allora rebus sic stantibus,  stando così le cose, cambiate le condizioni di partenza: palla al centro e parola di nuovo agli elettori. Finirà così? Onestamente non lo crediamo. Di sicuro, da osservatori esterni, la politica magentina da oggi ha un elemento di maggiore interesse in più. Anche perché e questa è una notizia che ha il suo valore politico: Chiara Calati è il primo Sindaco della lista Fontana della provincia di Milano. 

F.V.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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