MAGENTA – Lavoro che manca…eppure… #primagliultimi
Il futuro dell’Area ex Novaceta era già tracciato ma al nuovo Assessore all’Urbanistica di Magenta non piaceva la #logistica e perciò è tutto fermo. Avremmo avuto un nuovo parcheggio pubblico per 500 pendolari e un nuovo parco cittadino di 14000 metri quadri. Aspettiamo le nuove proposte. Il paragone non regge per dimensioni ma guardate cosa è accaduto a Buccinasco a Luglio.
Riprendendo il pezzo di Ticino Notizie sulla recente dichiarazione di Amazon, che aprirà un centro logistico nella vicina Buccinasco, l’ex assessore Enzo Salvaggio punge la giunta Calati e riapre il capitolo delle aree dismesse, specie l’ex Novaceta, su cui la ex giunta Invernizzi aveva spesso tutti i suoi ultimi mesi (il principale limite, visto ex post, di cotanto attivismo).
Il lavoro che non c’è o che manca, insomma, al centro del j’accuse del capogruppo Pd.
Che ha gioco facile, ad ora. Salvaggio sa benissimo che su Novaceta e Saffa la giunta Calati si gioca il capitale maggiore del credito guadagnato in campagna elettorale, e che il destino delle aree è cruciale per la Magenta di domani.
“Era il 6 aprile 2017, rispondevamo ad un operatore che insieme alla quasi totalità della proprietà dell’area aveva presentato una proposta per sviluppare l’area ex Novaceta. 500 parcheggi, un parco di 14000 metri quadri e sicuramente posti di lavoro. Si è fermato tutto perché la logistica non piace all’attuale Assessore all’Urbanistica della Città di Magenta.
Oggi la politica locale è impegnata a fare tavoli per la competitività, selfie, sorrisoni e foto da guardoni nelle fontane, eppure bastava guardare, semplicemente al bene comune e prendere al volo questa occasione, già pronta”.
Salvaggio lascia insomma intendere che se Invernizzi avesse rivinto, oggi avremmo se non già una ex Novaceta linda e nuova, quanto meno un progetto approvato in via definitiva (e un polo logistico, a quanto pareva).
E cosa sarà, adesso? Chiara Calati lo ha già detto, anche dalle colonne di Ticino Notizie.
Pertanto, ora si aspetta il passaggio dalle parole ai fatti. Nel mentre, com’è naturale, Salvaggio ha gioco facile ad attaccare.