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Magenta, nasce il nuovo Movimento Popolare Dignità e Lavoro. Mario De Luca: “Dobbiamo tornare a far politica”

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MAGENTA –  Nasce a Magenta il nuovo Movimento Popolare Dignità e Lavoro. Non che cambi molto rispetto al ‘vecchio’ movimento sorto dalle macerie della ex Novaceta e dalla lotta operaia continuata senza sosta negli ultimi anni fino alla sentenza di condanna nei confronti degli ex amministratori dello storico stabilimento di viale Piemonte.

E’ Mario De Luca l’artefice di questo cambiamento che verrà presentato ufficialmente nel mese di dicembre. Un movimento di sinistra in senso stretto che, tiene a precisare De Luca, va tenuto distinto dall’Associazione Ri parco Bene Comune i cui volontari hanno riqualificato l’ex Cral di viale Piemonte trasformandolo in quel parco che un tempo era il fiore all’occhiello della città. “C’è già un nutrito gruppo di persone pronte a lavorare sui temi che interessano – ha commentato De Luca – dall’ambiente al lavoro alla scuola e quant’altro. C’è bisogno di tutti per ripartire con una nuova veste, ma soprattutto con una nuova energia”.

Si sta già lavorando in vista delle elezioni a Magenta? De Luca spiega che non è questo l’obiettivo, visto che manca ancora parecchio tempo. Si vuole semplicemente cominciare a lavorare da subito sui temi che interessano la gente. Tornare a fare politica, quindi.

“C’è bisogno di una strategia comune per fermare le migliaia di morti nei luoghi di lavoro, – scrive De Luca su facebook – per fermare le morti derivate dall’inquinamento ambientale, per fermare l’abbandono della scuola, per fermare quel fenomeno che lascerà intere generazioni senza cultura, senza lavoro , senza reddito, consegnata , come manovalanza, alle organizzazioni mafiose e che favorirà, invece, solo i più abbienti, figli di chi tiene oggi il potere e che lo gestirà, con ancora maggiore arroganza, nei prossimi anni. Anche sul nostro territorio c’è emergenza. Siti industriali abbandonati , luoghi di degrado e d’inquinamento e disinteresse delle istituzioni. Chiusura delle attività commerciali e proliferazione indiscriminata di supermercati stanno dando il colpo di grazia all’economia locale. Tutto questo senza alcuna reazione delle amministrazioni locali”.

 

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