Magenta, Manuel Vulcano (Cub): “Lavoro nero e sottopagato, una piaga da abbattere e denunciare”

Il caso del lavoratore pagato neanche tre euro l'ora come lavapiatti ha suscitato sdegno e rabbia.

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Il caso del lavoratore sottopagato in nero come lavapiatti in un ristorante a Magenta ha suscitato sdegno e rabbia. Un uomo di 50 anni, che vive in condizioni di grande difficoltà e che presta servizio anche come badante a casa di un anziano per 5 euro l’ora che possono diventare 6 la domenica. E’ un mondo variegato quello del lavoro nero dove ci si imbatte in veri e propri sfruttamenti. Manuel Vulcano è un sindacalista dei Cub che opera sul territorio del magentino.

“Capita che arrivino da noi persone che denunciano di avere lavorato in nero per pochi soldi – afferma – In casi come questi due sono le cose negative. Anzitutto che non vengono versati i contributi e poi che la paga è ridicola. Anche se mai ci siamo imbattuti in paghe che non arrivano a tre euro l’ora come quella del 50enne in un ristorante”. Vulcano spiega che queste situazioni si verificano quando ci sono lavoratori che hanno assoluta necessità di lavorare. Devono, come si suol dire, portare a casa i soldi per pagare l’affitto, sostenere i figli, comprare il cibo. “Sono persone alla disperazione ed è questa la cosa peggiore – continua – Logico che solo una minima parte di loro arriva al sindacato per chiedere aiuto”. A quel punto il Sindacato attiva tutte le procedure previste dalla legge a tutela del lavoratore.

“La cosa che voglio dire è che bisogna assolutamente denunciare il lavoro nero e sottopagato perché è illegale – afferma Vulcano – I contratti collettivi nazionali prevedono paghe basse per quello che è oggi il costo della vita, ma almeno esistono e vanno fatti rispettare. Noi, come Cub, continueremo a fare la nostra battaglia su due fronti. Anzitutto denunciare il lavoro nero e stimolare le persone a ribellarsi. E poi fare il possibile per garantire salari più elevati che reggano al costo della vita. Tanti paesi in Europa stanno avanzando, l’Italia è il fanalino di coda”.

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