A seguire, la destinazione da raggiungere era la Rsa Don Cuni.
Una struttura per anziani in cui tutti siamo entrati e, sparpagliandoci per i piani, abbiamo stretto mani, ricevuto carezze e sguardi colmi di significato.
In alcune zone il nostro ingresso è stato limitato a pochi partecipanti, per non arrecare disturbo ai degenti.
Credo sia stato il momento più toccante della giornata.
Ho scorto molti occhi lucidi percorrere quei corridoi.
Io stessa, essendo entrata con Ambrogio a salutare i pazienti affetti da Alzheimer, a stento ho trattenuto le lacrime.
La forza l’ho ricevuta da una signora, che, stringendomi la mano, mi ha ringraziata.
Anche in questo caso, ciò che è giusto era stato fatto.
E da quel momento così emotivamente toccante, rinvigoriti e motivati abbiamo percorso in lungo ed in largo il centro di Magenta.
Per cinque volte Ambro y Corazon si sono esibiti, per cinque volte dalla slitta la musica si è innalzata al cielo.
Ed ogni volta, durante il balletto, nel momento della preparazione, durante i saluti e la distribuzione di caramelle, ho potuto osservare quanto quest’atmosfera di festa fosse contagiosa.
Ho visto bimbi danzare in braccio alle madri, adolescenti filmare col cellulare, adulti ed anziani muoversi a ritmo di musica.
Ho notato lo stupore dei più piccoli davanti a questo esercito del bene, questa vasta macchia rossa atta a portare l’allegria in città.
Ho visto bimbi di ogni razza e religione avvicinarsi e riempirsi le tasche di caramelle con la medesima golosità!