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Magenta: le due facce di STF. Da un lato Termotecnica rilancia dall’altro Balcke Durr pensa ad altre scelte. Le responsabilità della politica

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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MAGENTA – Si arricchisce di un nuovo capitolo la storia della Stf di Magenta, la società creata nel 1937 dalla famiglia Trifone, su cui era calato il sipario (almeno per quanto attiene la gestione familiare) per poi riattivare l’attività industriale con dei nuovi partner in veste di proprietari.
La notizia, come si dice in questi casi, è l’acquisizione da parte della società TERMOTECNICA INDUSTRIALE S.r.l. di Battipaglia della società PENSOTTI FLC S.p.A. di Legnano, azienda leader nella fornitura dalle piccole alle grandi caldaie, e della business unit STF di Magenta.
Due operazioni rilevanti dal punto di vista strategico, grazie alle quali Termotecnica Industriale rafforza la sua posizione di azienda leader in Italia e all’estero nelle soluzioni di progettazione, fornitura, installazione e manutenzione di caldaie, tra cui caldaie industriali e generatori di vapore a recupero di calore. Particolarmente soddisfatto della nuova avventura magentina, è l’Amministratore delegato, nonché, Amministratore Unico Massimo Carucci. “Da quando abbiamo rilevato il ramo d’azienda il primo agosto del 2018 abbiamo lavorato a pancia a terra e adesso i risultati stanno arrivando”.

A Magenta, peraltro, sono stati portati anche i macchinari di quella che fu la Pensotti, andando così ad aggiungere un prezioso ‘know how’ al brand di STF. Una combinazione vincente almeno a giudicare dalle “commesse” che sono arrivate in questo 2020 e che sono in arrivo per il 2021 per svariati milioni di euro. “Oggi – continua Carucci – abbiamo 18 commesse sull’anno e altri 24 per il prossimo. Di queste sono quasi tutte in Italia, tranne un paio all’estero. Diciamo che siamo riusciti ad inserirci in un segmento medio di caldaie che all’interno del mercato di casa nostra era sguarnito”. Ma veniamo alla forza lavoro. Anche questo aspetto tutt’altro che trascurabile. Nel sito di Magenta di Strada per Robecco ad oggi vi sono impegnate circa 32 persone tra uffici e officina dove è in corso il reclutamento di 8 nuovi ragazzi. Ma la notizia buona è che Termotenica assume e presto con le nuove maestranze ci si avvicinerà alla sessantina di dipendenti (55). Che vanno ad aggiungersi al polo produttivo nel salernitano dove vi sono impegnate 44 persone. Sia ben chiaro, siamo ancora lontani dai fastidi quella che fu la STF di Franco Trifone, ma si tratta di una buona notizia che obiettivamente va in controtendenza con il momento e la congiuntura legata al Covid. Tanto nella zona del Magentino dove ormai abbondano solo i relitti industriali. 

Filtrano invece brutte notizie per quanto riguarda il futuro della STF Balcke Durr, ovvero, l’altro ramo d’azienda di quella che fu la STF.  Nei mesi scorsi il nostro quotidiano on line aveva incontrato il suo CEO Christophe Renaud. Manager francese di origine nizzarda, di grande spessore umano oltre che culturale.  In quella chiacchierata con Renaud ci aveva colpito la grande attenzione e in un certo senso devozione per la storia dell’azienda magentina. La scelta non a caso dell’ufficio di Franco Trifone, la decisione di mantenere pressoché intonso lo stile di quel mondo che fece la fortuna del boom economico magentino negli anni Ottanta. Né la sala riunione, né i quadri, né di libri del signor Franco erano stati minimamente toccati.  Perché a volta la forma è ancora sostanza.

Di quell’intervista ci rimasero impresse però le parole che Renaud  (FOTO SOPRA)- un persona dalla grande onestà intellettuale – ci confidò: “Sono qui da diversi mesi ma nè il Sindaco, né alcun politico si è scomodato per venire a conoscermi. Eppure sto cercando di salvare dei posti di lavoro…. che anzi stanno crescendo di qualche unità considerevole”. Per la verità dopo quell’uscita su Ticino Notizie, qualche politico si scomodò per andare ad incontrare il CEO della STF Balcke Durr. Ma come spesso avviene, spiace dirlo, la politica è fatta solo di chiacchiere….

E così benché, lo ribadiamo manchi ancora l’ufficialità, con la fine dell’anno la Balcke Durr smobiliterà e abbandonerà il sito di Magenta, spostandosi pare nella zona di Saronno (Gerenzano ndr).  Personalmente, crediamo che questa sia prima di tutto la sconfitta di una politica miope che ancora una volta – emergenza Covid permettendo – non ha dimostrato la benché minima lungimiranza e, soprattutto, non ha compreso che il primo compito per una buona Amministrazione è quella di essere una “facilitatrice” nella costruzione di nuovi posti di lavoro. Che mancano come il pane sul territorio e che fino a prova contraria sono il fondamento della nostra Carta Costituzionale (articolo 1). 

Fabrizio Valenti

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