MAGENTA Battaglie infinite per togliere quante più barriere architettoniche e rendere gli accessi sempre più liberi e poi, quelle barriere, ce le creiamo. È quanto si è chiesto Luigi Mele che si reca tutti i giorni al cimitero di Magenta e che vuole segnalare un problema.
“L’ingresso sul lato del cimitero a fianco della via Fucini – ha detto – era zeppo di buche e necessitava di una sistemata. Fortunatamente è stato sistemato, ma nella maniera che peggio non si poteva, ovvero gettandovi sopra uno strato di ghiaia”. È un tratto di una cinquantina di metri, il viale principale di quell’ingresso, e si spera che la ghiaia sia solo provvisoria.
“Io, con l’esperienza di mio figlio, posso capire cosa vuol dire spingere una carrozzina – continua – Quando incrociavamo una barriera era un grosso problema. Oggi le cose sono migliorate, ma c’è ancora tanto da fare. Se qualcuno entra e passa sopra quel tratto vi rimane, inevitabilmente, bloccato con il rischio che la carrozzina si rovesci. Non è questo il modo di agevolare le persone. Il cimitero è frequentato da tantissimi anziani. Non ci sono cartelli di pericolo che ammoniscono chi sta per entrare e camminare lungo quel viale. È facilissimo perdere l’equilibrio e cadere per chi ha un’andatura di per sé già precaria come una persona in avanti con gli anni. E la stessa cosa la possiamo dire che per le carrozzine. Spero proprio che si sistemi al più presto quel tratto, perché in questo modo non va bene”.