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‘++Magenta, la rissa di piazza Liberazione fa discutere la città. ‘I giovani non ce la fanno più’

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MAGENTA – La notizia della rissa avvenuta ieri sera in piazza Liberazione a Magenta, risolta con l’intervento di tre macchine dei Carabinieri e la rapida dispersione dei coinvolti, ha fatto riflettere la città.

Più di 5000 accessi al pezzo, e centinaia di commenti sui social, dimostrano che l’accaduto (di per sè non grave e per fortuna senza gravi conseguenze) ha fatto breccia nell’opinione pubblica.

Che ieri, ultima domenica arancione, ci siano stati gli ormai ben noti assembramenti è dato di fatto (Francesco Sgambetti ha fatto una foto molto eloquente del lungo Naviglio, poi ripresa da alcuni gruppi social).

Sul principale gruppo social della città, Sei di Magenta Se, ci sono stati (e sono in corso) centinaia di commenti all’accaduto.

Vittime di cattivi maestri culturali e di serie televisive idiote come Gomorra, annota lo stesso Cavallotti. Il lockdown è stressante per tutti ma ci sono anche adolescenti che da quando possono tornare a scuola in presenza, fanno di tutto per stare a casa a fare la dad sotto il piumone. Non sono in collegio o in caserma. Sono stati a casa loro con internet. Non li giustifico neanche un po’, si legge poco dopo.

Questa notte in piazza Parmigiani urlavano come dei matti, magari non gli stessi, ma hanno data vita a un vero e proprio rosario… Lo fanno da sempre, con o senza lockdown, ha aggiunto la nota commerciante Sabrina Spirolazzi.
Interessante quanto sostenuto da una giovane magentina che era presente in piaza.  Si è vero c’erano delle tensioni, dovute forse al drink di troppo o a problemi personali. È anche vero che sono arrivate tre pattuglie di carabinieri. Ma evidentemente quello che non sapete è che denominare maxi rissa una scena durata al massimo 20 secondi in cui sono state coinvolte 3/4 persone è pura follia. E la cosa più impressionante è la facilità con cui siete in grado di far passare me e tutti i miei coetanei presenti pomeriggio in piazza delle persone totalmente diseducate ed ignoranti senza una famiglia alle spalle, non avendo neanche lontanamente assistito alla scena ma lasciandovi semplicemente convincere da un articolo di giornale.
Senza scuola, lavoro, socialità, rinchiusi in casa da mesi… I danni psicologici di questi lockdown stanno incrementando questi fenomeni un pò ovunque in Italia.
La violenza va sempre condannata… anche i lockdown!, scrive Mariano Manna.
Discussione vivace anche sul gruppo Bella Magenta.
Si permette di girare liberamente in gruppo e organizzare questi incontri, però chiudiamo i centri sportivi perché fonte di contagio. Ma avete visto questi gruppi di ragazzi andare in giro il pomeriggio? La percentuale di chi indossa la mascherina correttamente è ad una cifra!, a seguire Sono segnali sociali che indicano che i giovani stanno male e hanno accumulato un’aggressività pericolosa .Episodi da non sottovalutare.
Sabato sono passato dalla piazza ( per andare a comprare l’abbonamento dell’autobus per mia figlia) e passando verso le 18:00 , ho visto si i bar che facevano solo asporto , ma almeno una cinquantina di ragazzi fuori dagli stessi con e senza bicchieri in mano ma quasi tutti senza mascherina. Ci vorrebbe veramente poco visto anche le recenti leggi ( no assembramento ) per prevenire invece di curare. Quello che manca a Magenta . Abbiamo messo telecamere ovunque, rileva un altro magentino.
Di certo, al di là del fatto che parliamo di una situazione NON nuova (da mesi viene lamentata la situazione del punto vendita automatico di bevande in via IV Giugno), il tema inevaso e irrisolto non è solo quello della sicurezza, ma quello (assai più delicato e complesso) della condizione giovanile dopo 1 anno di pandemia o quasi. A Magenta come nel resto d’Italia. 

 

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