MAGENTA – Domenica pomeriggio, 15 dicembre, ad un soffio dal Natale la città di Magenta è stata invasa da un pacifico esercito del bene.
Un colpo d’occhio incredibile, una vastissima macchia rossa ha attraversato strade e piazze, rallegrando un pomeriggio piovoso.
Per il terzo anno consecutivo il gruppo di ballo dei Corazon Latino, capeggiato dal maestro Ambrogio Vago, ha deciso di allietare i cittadini in vista dell’avvicinarsi del Santo Natale.
Emozionanti sono state le parole di Ambro, che mi ha personalmente sottolineato quanto il suo desiderio sia quello di portare dei sorrisi nel quotidiano di coloro che per qualsiasi motivo non sentono la gioia e la bellezza del Natale, circondato dai suoi colleghi maestri, da allievi, ex allievi e simpatizzanti, tutti rigorosamente vestiti da Babbo Natale.
Per due giorni, le strade di Magenta si sono tinte di rosso ( colore ben caro alla città ) e questo gruppo coeso ha proposto moltissime esibizioni, corredate con la contestuale distribuzione di sorrisi, abbracci e caramelle.
Non posso fare a meno di sorridere, riguardando tutte le fotografie del primo di questi due momenti, che si è svolto nel pomeriggio di domenica.
E’ tangibile la gioia dei partecipanti, lodevole la loro intenzione, ed il messaggio che vuole trasparire è ben chiaro.
Fare del bene fa bene, sia a chi lo riceve, ma soprattutto a chi lo fa.
Sabato prossimo si terrà la seconda parte di questa splendida iniziativa, con due momenti principali e particolarmente toccanti. I Corazon Latino si divideranno il 21 di Dicembre tra il reparto di pediatria dell’Ospedale Giuseppe Fornaroli e la Residenza Sanitaria Assistenziale Don Cuni, a Magenta.
Sono profondamente onorata di essere stata invitata a parteciparvi, e su queste pagine non mancherà una dettagliata recensione di questi momenti ( sperando soprattutto di trovare un abito da Babbo Natale!!!). Sono certa che l’emozione lascerà lo spazio alle lacrime di gioia.
Ambro ha concluso il suo racconto dicendomi, con la voce rotta dalla commozione, che per lui ed i suoi ragazzi è un onore portare un po’ di luce dove ci sono dei giorni un po’ bui.
Non mi resta che aspettare il prossimo sabato per “toccare con mano” e poi condividere con tutti voi ciò che il mio cuore avrà provato.
Emanuela Arcidiacono