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Dall'archivio:

Magenta, in tanti per l’ultimo saluto a Germano Cattaneo. “Il suo sorriso e la sua disponibilità erano disarmanti”.

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGENTA –  In tanti questo pomeriggio hanno voluto portare l’ultimo saluto a Germano Cattaneo, il fondatore della Galleria Magenta, mancato venerdì scorso dopo una lunga malattia. Che però – questo va rimarcato – non gli ha impedito di vivere ancora intensamente quegli scorci di vita che il destino gli aveva concesso. Sempre con il suo solito sorriso, inappuntabile nello stile e nel vestire. L’eleganza, la disponibilità verso il prossimo, quella pacca sulle spalle, il gesto della stretta di mano, che per lui erano qualcosa di più che naturale.
Tommaso Hobbes nel suo Leviatano scriveva che ‘l’uomo non è un animale politico’ nel senso che può bastare a se stesso e ogni sua azione è finalizzata in tal senso. Beh, Germano Cattaneo era esattamente l’opposto.

“Era un fratello che ti veniva incontro, che ti si apriva – ha ricordato il Parroco don Giuseppe Marinoni nella suo omelia – ricordando anche il significato etimologico della parola Germano”.

Di lui il religioso ha ripercorso l’ultimo incontro, l’altro sabato, prima che la malattia si aggravasse e lo portasse via.

“Ha voluto incontrare il Signore – ha detto Don Giuseppe – mi (ci) attendeva impazientemente. E seppur un po’ affaticato era la persona sorridente e sempre garbata nei toni che ho avuto modo di conoscere in questi anni”.

Il Prevosto ha usato parole di conforto nei confronti della moglie Rosa, della figlia Nicoletta e di tutti i cari di Germano.

“E’ importante considerare questo trapasso solo come un momento di passaggio. Ora quell’incontro col Signore dell’altra settimana è diventato qualcosa di definitivo per Germano, di cui ne può godere in ogni singolo attimo”. 

Dopodiché anche don Giuseppe non ha potuto fare a meno di soffermarsi su quella Bellezza che Germano Cattaneo ha portato a Magenta con la sua Galleria – in modi quasi da autentico visionario –  ma che ha un valore filosofico che trascende l’aspetto materico legato al lavoro.

Un merito importante. Una patrimonio prezioso, ancorché indelebile, che Germano Cattaneo consegna alla sua città, dove ci sono le sue radici e di cui tutti noi andare orgogliosi.
Ora la missione continua con Nicoletta, Marco, la Signora Rosa e tutto il meraviglioso staff della Galleria. Avanti tutta, il Signor Cattaneo vi controlla da lassù ! 

F.V.

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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