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Magenta ha riabbracciato don Mario

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MAGENTA –ย  E’ stata una santa Messa molto specialeย  quella di ieri mattina, in Basilica a Magenta.. A celebrare, infatti, c’era don Mario Magnaghi, per un decennio prevosto di Magenta e parroco della San Martino e da un anno a questa parte missionario nella regioneย ย del Maranhรฃo in Brasile. Il sacerdote che oggi ha 75 anni ha maturato l’anno scorso l’esigenza di maturare questa esperienza di caritร  in una delle zone piรน povere del Brasile dove vi farร  ritorno giovedรฌ in serata.

 

Accanto a don Mario, c’era l’attuale prevosto don Giuseppe Marinoni. E’ stata una celebrazione religiosa particolarmente sentita durante la quale don Mario ha potuto fare anche alcuni cenni al suo impegno missionario. Quella del religioso รจ una parrocchia di oltre 40 mila persone e l’impegno quotidiano รจ grande. “Ma anch’io ancorchรฉ piccolo voglio dare il mio contributo” ha detto. La santa Messa si รจ conclusa con un grande applauso a testimoniare la vicinanza e l’affetto che tutt’oggi la comunitร  magentina conserva nei confronti del sacerdote. Per don Mario anche un regalo particolare. Presente alla celebrazione, infatti, anche una delegazione dell’associazione Amici di Santa Gianna Beretta Molla che ha voluto donare al vecchio prevosto una reliquia speciale, ossia, una ciocca di capelli della Santa.ย  Il rapporto tra la Santa magentina e il Brasile รจ legato in particolar modo al secondo miracolo accertato e di cui riportiamo uno stralcio tratto da Famiglia Cristiana

Gianna Beretta molla



IL SECONDO MIRACOLOย DI GIANNAย 

La santa della maternitร , sia per lโ€™esperienza da lei vissuta sia per le grazie che da tante parti del mondo vengono attribuite alla sua intercessione. Sta in questa immagine Gianna Beretta Molla, la dottoressa lombarda morta nel 1962 perchรฉ volle a tutti i costi dare alla luce la quarta figlia, nonostante fosse consapevole della gravitร  di un fibroma allโ€™utero manifestatosi al secondo mese di gravidanza.ย Dopo lโ€™accertamento delle virtรน eroiche e di un primo miracolo, รจ stata beatificata nel 1994. Ora, con lโ€™approvazione del secondo miracolo, Gianna diventerร  presto santa, forse giร  nel 2004. Anche in questo caso, protagonista รจ una neonata, la brasiliana Gianna Maria Arcolino Comparini, che oggi ha tre anni e mezzo e gode di ottima salute. Sua madre Elisabete Arcolino Comparini, quasi 35 anni allโ€™epoca dei fatti, aveva giร  portato a termine tre gravidanze. A fine novembre 1999, accortasi di essere ancora incinta, venne colta da una notevole perdita di sangue. Lโ€™ecografia evidenziรฒ il sacco gestazionale di 0,8 centimetri e un coagulo retroplacentare di 2,2 centimetri di diametro. ยซรˆ una gestazione iniziale con rara probabilitร  di evoluzioneยป, fu lโ€™esplicita sentenza della dottoressa Nadia Bicego Vieitez de Almeida, ginecologa di Elisabete. Dopo alcuni giorni in ospedale la situazione si stabilizzรฒ e la donna tornรฒ a casa. I successivi controlli mostravano perรฒ una costante situazione emorragica. Per di piรน, lโ€™ecografia del 19 dicembre evidenziรฒ un grande scollamento della placenta, che faceva prevedere un imminente aborto spontaneo. Ma, contrariamente alle aspettative, la gravidanza continuรฒ e il cuoricino del piccolo embrione continuava a battere.

Una situazione disperata

Lโ€™11 febbraio 2000 il drammatico evento che sembrรฒ dare la definitiva svolta alla situazione: Elisabete venne ricoverata dโ€™urgenza per lโ€™improvvisa rottura delle membrane e lโ€™ecografia rivelรฒ che il liquido amniotico era fuoriuscito completamente. Il feto appariva vivo, ma non sembrava esserci via di scampo. ยซLa prassi raccomandata in tali casi รจ lโ€™interruzione della gestazione, per il rischio di infezione maternaยป, ha spiegato al processo diocesano la Bicego. Dettaglia il dottor Nilton Keiso Maeda, il radiologo che effettuรฒ lโ€™indagine diagnostica: ยซIl liquido amniotico รจ il mondo del feto e gli dร  tutta la protezione. Senza questo liquido egli rimane esposto allโ€™ambiente esterno, per cui il bambino puรฒ prendere unโ€™infezione, come pure la madreยป.ย Che le possibilitร  di sopravvivenza per la piccola fossero uguali a zero lo conferma la totale assenza nella letteratura clinica di esempi simili conclusisi in maniera positiva. Due studi, condotti nelle facoltร  mediche delle universitร  di San Paolo e di San Francisco su gestanti con rottura delle membrane fra la 22ยช e la 26ยช settimana โ€“ dunque in epoca molto piรน matura del caso qui in esame โ€“, testimoniano che tutti i feti erano stati espulsi entro 60 giorni dallโ€™evento, a causa delle contrazioni uterine. Ma per i feti di 16 settimane lโ€™espulsione avviene entro pochissimi giorni. Le parole di Elisabete ripercorrono quei drammatici giorni nei quali i tentativi ospedalieri di reintegrare i liquidi persi non avevano effetto e incombeva la necessitร  di decisioni irrevocabili: ยซDopo 72 ore lโ€™acqua non ritornรฒ e la dottoressa, nel frattempo, mi diede la notizia che era necessario interrompere la gravidanza, per il fatto che io correvo il rischio di perdere la vitaยป.

ยซNon accettavo quella decisioneยป

ยซAnche se altri medici consultati davano tutti lo stesso responso clinicoยป, continua Elisabete, ยซil mio cuore non accettava la decisione di porre termine alla gestazione. La dottoressa entra nella stanza ed esige una risposta. Molto afflitta, chiesi a mio marito Carlos Cesar che mi portasse un sacerdoteยป.

I coniugi sono cattolici praticanti e la donna era catechista della parrocchia di San Sebastiano a Franca, nel Sudest del Brasile, a metร  strada fra Brasilia e San Paolo. รˆ a questo punto che entra in scena il vescovo diocesano, monsignor Diogenes Silva Matthes, in visita pastorale nellโ€™ospedale San Gioacchino. Proprio lui aveva benedetto le nozze di Elisabete e Carlos Cesar e ora si affaccia inaspettatamente alla porta della camera nella quale la donna รจ ricoverata: ยซEgli pregรฒ con me e mi disse: “Betinha, noi pregheremo, Dio ci aiuterร ”ยป.

Poi il vescovo lascia momentaneamente i due coniugi, va a casa e piรน tardi ritorna, portando alla gestante una biografia della Beretta Molla e dicendole parole umanamente inconcepibili: ยซFaโ€™ come la beata Gianna e, se necessario, daโ€™ la tua vita per la creatura. Ho terminato ora di pregare in casa mia e ho detto alla beata in orazione: “รˆ arrivata lโ€™occasione perchรฉ tu possa essere canonizzata. Intercedi presso il Signore la grazia del miracolo e salva la vita di questa creaturina”ยป.ย Elisabete e il marito accolgono con totale fiducia lโ€™invito del loro vescovo e affidano il futuro nelle mani di Dio. Cosรฌ alla dottoressa Bicego fu espressa la volontร  di andare avanti. Diversi colleghi, ha raccontato la ginecologa, le dissero che era una follia da parte sua condividere quel gesto e permettere la prosecuzione di una gravidanza dagli esiti scontati, ยซma io, non so se per intuizione, per mancanza di coraggio o attratta dalla fede di Elisabete, che non ha limiti, decisi la condotta di attesaยป.

Tutta la parrocchia pregava

In quei giorni anche il parroco di San Sebastiano, padre Ovidio Josรฉ Alves de Andrade, raccontรฒ ai fedeli ciรฒ che stava avvenendo e lโ€™intera comunitร  fece propria lโ€™invocazione alla beata Beretta Molla, chiedendo insistentemente questa grazia. Le amiche Glaice e Cidinha, in una memoria scritta, affermano con candore: ยซPensammo che se Dio ascolta la richiesta di un fedele laico, molto piรน potere ha quella di un vescovo! E, nella certezza del miracolo, pregammo e ripetemmo piรน volte la richiestaยป.ย Giunti alla 32ยช settimana, quando il peso della bambina aveva raggiunto un chilo e ottocento grammi, si decise per il taglio cesareo, con la neonata che apparve da subito in buona forma. Dopo il parto, fu preoccupante invece la situazione di Elisabete: la placenta, ha spiegato la ginecologa, ยซpresentรฒ ciรฒ che si chiama “acretismo”, una ferita allโ€™interno del muscolo uterino, con la placenta che rimane incollata dentro lโ€™utero: si ebbe una grave emorragia e la paziente presentรฒ un collasso polmonare, con necessitร  di cure intensive per tre giorniยป. Ma tutto alla fine si risolse positivamente.

Di quei drammatici giorni resta un appunto di mamma Elisabete, al termine del resoconto cronologico fedelmente vergato lungo tutta la gravidanza: ยซ31.05.2000 – Nascita di Gianna Maria. Vittoria della vitaยป.ย 

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