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Magenta, Giorno della Memoria davanti alla stele di via Diaz: Giorgio Molho racconta il ghetto di Varsavia a 80 anni dalla rivolta (VIDEO)

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MAGENTA Ottantesimo anniversario della rivolta in quello che fu il ghetto di Varsavia. Ne ha parlato Giorgio Molho questo pomeriggio davanti alla stele di via Diaz a Magenta per il Giorno della Memoria.

Il presidente di Anpi Domenico Cuzzocrea, il vice sindaco Enzo Tenti, il parroco don Giuseppe Marinoni, il violino di Federico e tante associazioni presenti, la Polizia di Stato, gli Alpini, gli amministratori della città di Magenta. Naturalmente i ringraziamenti a Totem. “La memoria continua in un contesto storico come quello attuale che non possiamo non ricollegare a quel tempo”, ha detto il Vice Sindaco Tenti. Dal raccontare al narrare, fino all’indifferenza di cui parla don Giuseppe, sempre in agguato. Ma qual è la storia del ghetto di Varsavia? La possiamo ascoltare direttamente da Giorgio Molho.

“Magenta ha un inestimabile patrocinio di valore – ha commentato Molho – oltre alle sei persone che salvarono i miei genitori e nonni citate nella stele vi furono altri due magentini che operarono a Roma in contesti diversi il 16 ottobre 1943, suor Maria Vittoria Morani e monsignor Francesco Bertoglio che aprirono le porte dei loro istituti religiosi agli ebrei in fuga”.

Quest’anno, come abbiamo detto, sono 80 anni dalla rivolta nel ghetto di Varsavia. Quando cominciarono le restrizioni per la popolazione ebraica venne fatto il ghetto nel quale vennero stipate 430mila persone. Come se a Magenta oggi abitassero due milioni e mezzo di persone. Ascoltiamo Molho nel video:

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