MAGENTA Un centinaio di persone. Bambini, donne, uomini di religione musulmana hanno sostato davanti al comune di Magenta di piazza Formenti. Un’iniziativa spontanea nata quasi per caso per dare un segnale che a Magenta ci sono anche loro. “Oggi siamo qui per due motivazioni principali – ha detto Ayub Akhter, presidente dell’associazione islamica magentina Abu Bakar – anzitutto quella di prepararci per l’imminente Ramadan che comincia domenica e poi per ribadire la richiesta all’Amministrazione comunale di avere un luogo dove poter pregare”. Il Ramadan sarà un periodo di preghiera intensa e di digiuno dall’alba al tramonto per gli islamici e durerà un mese. Da tempo sollevano il discorso di un luogo per pregare, già presente in altri comuni non lontani da Magenta, ad esempio Abbiategrasso. Richiesta sempre respinta da parte dell’Amministrazione.
Mustapha è un marocchino di Kouribga, un centinaio di chilometri a sud di Casablanca. Anche lui è sceso in piazza per le stesse cose. E così altri giovani egiziani e pakistani. Sono queste le tre nazioni maggiormente rappresentate. “Il Ramadan richiede la preghiera comunitaria – dicono – non avendo un luogo per potere ritrovarci insieme lo faremo nelle abitazioni. Ma questo non toglie il problema che un luogo per il culto sia per noi fondamentale. Per pregare, per ritrovarci. Un luogo dove poter svolgere tutto questo in maniera assolutamente pacifica”. Anche bambini festosi oggi in piazza Formenti. Atifa è una ragazzina di 12 anni che da due anni vive a Magenta e frequenta la seconda media. “Mi piace stare in Italia, come mi piace il Pakistan”, racconta.
Parla molto bene l’italiano anche se non vive a Magenta da molto. “Parla bene anche l’inglese e l’urdu, che è la lingua che si parla nel Pakistan”, precisa la mamma. C’erano anche alcuni carabinieri e agenti della Polizia locale in piazza Formenti a presidiare. Il tutto è avvenuto seguendo i protocolli di sicurezza. Nessuna manifestazione e nessuno slogan è stato lanciato dai presenti. “Ribadiamo – dicono – che l’unico intento della nostra presenza davanti al comune di Magenta è quello di scambiarci gli auguri in vista del Ramadan e lanciare nuovamente la proposta di un luogo per pregare. Nient’altro”.