Un padiglione espositivo, una biblioteca, il riuso dell’ex-mensa operaia, un imbarcadero, una nuova scuola materna, un centro sportivo per giovani e anziani: progetti nero su bianco o ancora da sviluppare. I ragazzi della classe quinta di indirizzo Architettura e Ambiente del Liceo Artistico ‘Luigi Einaudi’ hanno lavorato sodo, con passione ed entusiasmo. Il risultato di quanto ideato per il recupero di strutture e per la riqualificazione di alcune aree di quello che fu, in Pontenuovo, il villaggio SAFFA non è rimasto all’interno di un’aula scolastica, ma è stato mostrato nei giorni passati presso Villa Colombo. Si è sviluppato un progetto concreto per la città, per la collettività, quindi, andava fatto conoscere e così è stato. (Chissà mai che da cosa nasca cosa).
Proposte interessanti al passo con le esigenze di questo nostro tempo, ma non in contrasto con l’identità e la storia del luogo. Una storia importante che gli studenti, già dallo scorso ottobre, avevano conosciuto grazie alla prof.ssa Nicoletta Onida che li aveva preparati con grande cura a guidare da “apprendisti ciceroni” i visitatori dell’ex villaggio operaio in occasione della tredicesima edizione delle Giornate FAI d’autunno. Una bella esperienza che non si è conclusa lì, perché ragazzi e insegnanti hanno sognato e disegnato un possibile futuro per aree ed edifici, anche di pregiata architettura, ora in degrado. “Si sono sporcati le mani”, ha detto la prof.ssa Maria Vittoria Cardinale, studiando piantine, facendo rilievi, fotografie, raccogliendo dati e riordinandoli, aggiungendo volumetrie o sfruttando le potenzialità dell’esistente.
Un lavoro apprezzato dai tanti presenti al taglio del nastro. Alla soddisfazione dei docenti -portavoce il prof. Matteo Sangalli – e della nuova dirigente scolastica Rosa Azzarelli si sono aggiunte le parole di elogio e stima dell’assessore Mariarosa Cuciniello e di Francesca Tinazzi di Via Libera che molto si è prestata per la riuscita dell’esposizione. Prezioso anche il commento di Vera Tolomei, allieva di quinta, in merito a un’esperienza di grande arricchimento culturale, che le ha permesso di tradurre nella pratica le nozioni acquisite, di rapportarsi e confrontarsi con compagni e insegnanti in modo nuovo, stimolante, coinvolgente. Ne farà tesoro.
Franca Galeazzi