MAGENTA – Canta vittoria Marco Invernizzi dopo l’approvazione della Variante al Piano di Governo del territorio, andata in approvazione giovedì scorso. «Adesso facciamo sul serio e soprattutto viene il bello. I progetti per poter avere gambe hanno bisogno del loro tempo. Noi abbiamo dato una visione prospettica al nostro mandato. Un’idea di città a lungo termine e adesso ne raccogliamo i frutti». Impossibile, allora, non deviare il discorso sulle aree ex Novaceta e Saffa da cui molto può cambiare nel futuro della città e del suo circondario. «Guardate i discorsi sono in fase avanzata – dichiara il Sindaco – altro che bluff, nel giro di poche settimane ne sentiremo delle belle». Il Sindaco si dimostra sicuro del fatto suo. Parla a ragion veduta. «Posso solo dire che Amazon non c’entra nulla. Siamo sempre nel campo della logistica ma di alto livello».
E qui il primo cittadino fa chiaramente riferimento all’osservazione al PGT presentata congiuntamente da Unicredit e dalla Vailog. Quest’ultima società francese, per inciso, è la medesima che si è occupata dell’operazione Lindt. Una sorta di “facilitatore” che si fa carico di fornire il “pacchetto tutto compreso” per quanto riguarda l’avviamento e la realizzazione delle strutture che si occupano di logistica. In Europa, beninteso, ci sono diverse realtà che operano in questo campo e una di queste, secondo il racconto del primo cittadino e del suo assessore alla partita. Enzo Salvaggio, avrebbero messo gli occhi sull’ex Novaceta. Un’area strategica, collegata con la superstrada a Malpensa e, quindi, all’area cargo. Invernizzi si toglie più di un sassolino dalle scarpe. «Tenere buoni rapporti ad ogni livello è molto importante – rileva – tant’è che il primo incontro con questi operatori avvenne a Milano, in occasione della venuta del presidente Hollande. Quel giorno oltre al sindaco di Milano c’era il sottoscritto». Relazioni preziose, dunque, che potrebbero portare nel giro di poche settimane all’avvio del progetto. Sul fronte dell’ex Saffa, invece, le cose sono un po’ più complesse. Anche perché va da sé che il progetto – un mix tra museo dell’innovazione con il coinvolgimento del Politecnico di Milano, ricerca e insediamenti abitativi – oggettivamente appare più articolato. Qui c’è stata l’osservazione al Pgt presentata da Redim Industria Innovazione e l’iter appare un passo più indietro. «Ma anche qui – conclude il Sindaco – siamo convinti di poter dare notizie importanti entro la fine di questo mandato. Non è vero che questa Giunta pensa solo alla filosofia. Anzi questi rapporti ci hanno consentito di risaldare relazioni stabili che hanno posto le basi per portar a casa risultati di una certa rilevanza. Perché per le cose che durano ci vuole pazienza…».
Fabrizio Valenti