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Dall'archivio:

Magenta/elezioni-1, dopo 5 anni di Calat(exit) la vittoria di Del Gobbo è una sorta di MIRACOLO

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 
MAGENTA Finisce meno di 54 a più di 46. Epilogo forse inatteso, dopo i quasi 17 punti di distacco inflitti dal rientrante Luca Del Gobbo ad Enzo Salvaggio. 

Ma si vinche anche per un voto, pertanto gli oltre 500 di distacco segnano comunque un dato politico ed elettorale di cui è impossibile (non) tener conto.

Vince Del Gobbo contro tutto e quasi tutti, dopo che il csx aveva lanciato il suo miglior candidato su piazza, quell’Enzo Salvaggio sceso in campo a febbraio quando ancora non c’era né la corsa dell’ex sindaco né l’accordo Minardi Ballarini.

Vince un cdx a trazione Del Gobbo(e lista Del Gobbo) in cui al 22% della sua lista si somma il circa 26% raccolto dai partiti, con la curiosità statistica che se al primo turno raccoglie più del 2017, cinque anni fa Chiara Calati vinse contro Marco Invernizzi col 60% dei consensi.

Ma questo è il vero nodo dirimente: vincere dopo 5 anni di Chiara Calat(exit) appare, politicamente quanto meno, una sorta di miracolo rintracciabile dalle parti di Fatima.

Le voci che abbiamo raccolte nelle settimane di campagna elettorale, unite ad un sindaco uscente di cdx che pubblicamente non ha MAI emesso una nota formale in sostegno del suo potenziale successore, ci hanno convinto per l’ennesima volta che i cinque anni trascorsi lascino tali e tante questioni irrisolte da far venire mal di testa al più inguaribile degli ottimisti.

Esce la Calati e in via  Maronati dopo oltre 3 mesi non c’è ancora una rotonda, in via Garibaldi tutto langue da settimane, per settimane le scuole del centro sono state raggiungibili solo tramite gimkane da record.

Un sindaco uscente che ha pagato a caro prezzo l’inesperienza e la quasi totale assenza di una scientemente strutturata autocritica, con una squadra che ha in parte pagato (si vede la riduzione di oltre il 50% dei voti di Simone Gelli) un prezzo dovuto ad anni di a volte estrema confusione.

Per riparare a questo continuo affastellarsi di problemi è dovuto scendere in campo il fuoriclasse del cdx, il fantasista invocato da Enzo Tenti (per primo) con una intervista a Ticino Notizie. Dopo che lo scrivente scrisse, nel marzo 2020, quello che a distanza di due anni ha comportato la NON ricandidatura della Calati decisa da TUTTI i partiti della coalizione.

Sulla macerie del cdx è stata ricostruita un’alleanza fondata sulla discesa o ridiscesa in campo di politici navigati (Tenti, Umberto Maerna, Curzio Trezzani, grande sponsor di Del Gobbo, il giovane Alessio Zanzottera che con Magenta e Abbiategrasso fa filotto nell’est Ticino).

 

Quindi oltre a vedere L’INNEGABILE ma parziale remuntada di Enzo Salvaggio, ci si ricordi che senza Del Gobbo è plausibile che riproponendo il sindaco uscente si rischiava l’esclusione dal ballottaggio. Il resto sono chiacchiere sterili. Non lo sapremo mai, come sarebbe andata. Di certo NON abbiamo più Chiara Calati e abbiamo Luca Del Gobbo.

Per Magenta, a parere di chi scrive, un’ottima notizia.

Fabrizio Provera

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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