MAGENTA – Volendo cavarcela con una battuta, diremmo che ormai a Magenta sarà il caso di introdurre le cosiddette ‘quote azzurre’. Il perché è presto detto; la giunta e quindi l’Amministrazione cittadina hanno appena deciso di modificare la macrostruttura dell’Ente, approvata con Deliberazione della Giunta Comunale 118 del 3 luglio 2018, come da proposte dei Dirigenti dei Settori Tecnico e Finanziario e Amministrativo del 5.10.2018.
Con l’ingresso dallo scorso agosto dell’architetto Paola Ferri al settore Lavori Pubblici, inoltre, il neo Dirigente del Settore tecnico, a fronte di una analisi ricognitiva di dettaglio condotta all’interno del Settore, ha proposto di ridefinire la struttura del Settore tecnico, al fine di effettuare un riordino rispetto all’articolazione delle competenze e del personale in capo ai due Servizi esistenti che tenda ad ampliare il rapporto di separazione e di autonomia tra le due strutture deputate ai procedimenti urbanistico edilizi e le strutture deputate ai procedimenti paesaggistici o di supporto tecnico a Valutazioni ambientali strategiche e a Valutazioni di impatto ambientale.
Da qui la nuova macrostruttura, da cui si coglie che il potere decisionale è saldamente in mano al gentil sesso: a partire ovviamente dal sindaco Chiara Calati, passando per il segretario generale (ossia Diana Naverio), dal settore Servizi al cittadino (in capo a Elisabetta Alemanni) a quello del Settore Tecnico (la neo arrivata Paola Ferri). A ‘difendere’ le quote azzurre rimane il dottor Davide Fara, a capo del settore finanziario e amministrativo.
Un segno dei tempi? Anche, certo. Come altrettanto certo è che una cosa del genere succede per la prima volta, nella storia di Magenta.
