― pubblicità ―

Dall'archivio:

Magenta e la mistica sete dei campi- di Ermete Trismegisto

+ Segui Ticino Notizie

Ricevi le notizie prima di tutti e rimani aggiornato su quello che offre il territorio in cui vivi.

Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

MAGENTA La sete dei campi è mistica e carnale al tempo stesso. L’agricoltura oggi è tutta roba di molecole e sensori, ma per chi lavora la terra da migliaia di anni il naso deve sempre stare in su, in direzione delle nuvole. Sperando che piova.

Nelle nostre case si ripete il rito delle comunità contadine dei nostri nonni: nasi schiacciati contro il vetro, prima per paura di morire di fame, ora perché sappiamo che se moriremo sarà di caldo, nell’apocalisse dolce dagli alberi carichi di fiori.

Solo gli stupidi con il cuore asciutto e le scarpe in cuoio hanno il diritto di lamentarsi della pioggia. Che oggi cade, anche su Magenta, calda come in doccia e fresca come seta. Seta su sete, con un ritmo francese.

La triste, triste terre rouge/ Qui craque, craque à l’infini/ Les branches nues que rien ne bouge/ Se gorgeront de pluie, de pluie/ Et le blé roulera par vagues/ Au fond de greniers endormis/ Et je t’enroulerai de bagues/ Et de colliers jolis, jolis…

Ermete Trismegisto

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

■ Prima Pagina di Oggi