MAGENTA – Questa mattina siamo stati a visitare la chiesa di San Rocco a Magenta, dove ieri- come riportato scrupolosamente dal nostro Graziano Masperi- sono avvenuti due fatti inquietanti nell’arco di poche ore: lo spargimento di sale su buona parte dell’edificio sacro.
La persona che si è introdotta (nella pausa pranzo e nel pomeriggio, a quanto pare) ha inoltre lasciato un segnalibro tra due pagine di un libello per le preghiere, dove compare la flagellazione di Gesù.
Non si sono accorti di nulla neppure i lavoratori dell’impresa edile (comasca) che sta concludendo il cantiere di via Garibaldi, non si sono accorti residenti e passanti. Del resto appare impossibile risalire all’autore di questo gesto inquietante, non essendoci né una videocamera privata né una pubblica: considerando la cura con cui i fedeli manutengono la chiesa, e il valore di dipinti ed arredi sacri, la scelta di NON ricorrere agli occhi elettronici appare francamente discutibile,
L’OMBRA DELL’ESOTERISMO
Circa l’effettivo ripetersi dello spargimento di sale risalente a ieri, una ricerca sui principali (e autorevoli) siti che diffondono le ragioni dei rituali di sette e gruppi di varia estrazione appare chiaro che la derivazione- più che satanica- sia legata all’esoterismo e al neo paganesimo.
Come successo in Gallura nel 2019: La Gallura cela un lato misterioso, legato ad un gruppo che praticherebbe riti esoterici. Nel mese di marzo alla Tomba dei Giganti di Su Monte e S’Abe sono stati rivenute delle tracce di presunti rituali.
Non è la prima volta che accade: sempre sullo stesso sito erano stati tracciati dei cerchi di sale e al Pozzo Sacro è stato addirittura trovato un cestino delle offerte per ringraziare la dea Acqua, un rito legato al neo paganesimo. I siti nuragici sono le mete più gettonate di questi riti. Chi li pratica considera che questi luoghi racchiudano un’energia, utile a curare lo spirito. Si potrebbe trattare, dunque, di riti legati alla stregoneria, al satanismo o al neopaganesimo. Su quest’ultimo in Italia abbiamo una stima che risale al 1999, quando il Cesnur ha censito circa 3.000 fedeli di varie correnti religiose legate al neopaganesimo, riportò allora un quotidiano locale (Galluraoggi.it).
Se invece (come noto..) oggi il Sale è conosciuto per essere il composto di sodio e cloruro, gli alchimisti credevano che fosse un singolo elemento.
Tra i simboli alchemici, il sale rappresenta il corpo, così come la materia in generale, nella sua cristallizzazione e condensazione. Inoltre, il sale è un elemento grezzo, ma che attraverso processi chimici può essere purificato, una purificazione che gli alchimisti ritenevano potesse accadere anche al corpo umano.
In numerosi testi alchemici il sale rappresenta il processo mentale, che è un processo di morte. Il sale è il residuo dell’attività spirituale che avviene nella nostra testa: come nelle triade alchemica, è la scoria che resta quando la vita è volata via, è il cranio, il caput mortuum, la polvere bianca residua dopo l’estrazione dell’oro. È la cenere del pensiero.
Al momento dobbiamo affidarci alle indagini dei Carabinieri e attendere con fiducia. Da quanto filtra, la chiesa di San Rocco rimarrà chiusa per alcune ore anche durante la giornata (e non solo la sera e di notte).
Se poi a questo s’aggiungesse qualche strumento per vigilare di più.. male di certo non farebbe.