MAGENTA – “Legittima e doverosa preoccupazione per alcune problematiche oggettive legate in primis alla carenza di organico, ma anche orgogliosi come sempre del proprio ospedale che va da sé, deve essere difeso e laddove possibile rafforzato”.
Questo il messaggio di Luca Del Gobbo rispetto alla ‘questione Fornaroli’ tornata con prepotenza alla ribalta la scorsa settimana in un articolo in cui si parlava letteralmente di ‘fuga dall’Urologia’.
“Proprio ieri – ha detto il primo cittadino – come sindaci di zona dell’ASST Ovest Milano, abbiamo avuto l’opportunità di incontrare il DG Adinolfi e gli abbiamo evidenziato tutta una serie di problematicità”.
Gli amministratori locali sono soddisfatti per gli investimenti che sono stati fatti a livello di infrastrutture sanitarie. Molto meno a livello di personale sanitario. “Senz’altro dobbiamo e si deve investire di più sulle risorse umane. Però sappiamo che questo è un problema strutturale a livello nazionale. La questione dei Pronto Soccorso, della carenza di medici di base e vi discorrendo non riguarda certamente solo il nostro territorio. Occorre un forte cambio di tendenza che auspichiamo possa arrivare con questo nuovo governo. Per il resto – ha proseguito il Sindaco – tutti ai diversi livelli istituzionali debbono fare la loro parte”.
Ma la soluzione per Del Gobbo non è certamente dire “che va tutto male”.
“A Magenta per esempio nella triste e difficile epoca Covid abbiamo avuto un reparto di eccellenza a livello nazionale con il dottor Mummoli. Siamo stati tra i primi nosocomi ad aprire anche degli ambulatori per gestire i guariti nella fase post Covid e curare le eventuali problematiche ancora connesse alla malattia (il famoso ‘Long Covid’ ndr). Perciò di sicuro non va tutto male. A tal proposito – ha rimarcato Del Gobbo – è nostra intenzione come Sindaci del Magentino di promuovere nel prossimo dicembre anche delle iniziative per valorizzare e far conoscere meglio il nostro Ospedale”.
Del Gobbo è tornato poi sulla questione della facoltà di Medicina a numero chiuso: “E’ una scelta ad oggi incomprensibile e che va rivista. Così come occorre dar seguito al cosiddetto federalismo differenziato nel rispetto della Costituzione che certamente sarebbe di aiuto nello sbloccare risorse economiche ed umane”.
A riguardo Del Gobbo orgogliosamente ha ricordato la mozione che aveva presentato in Regione Lombardia come capogruppo di ‘Noi con l’Italia’ già in epoca “pre Covid”.
“Già allora secondo studi nazionali in Lombardia mancavano 5 mila infermieri e ben 1.000 medici. Una situazione che con il Covid è diventato ancora più difficile e critico”. Insomma, la questione viene da lontano e non si può certo risolvere con la bacchetta magica.
“Di sicuro c’è – ha concluso il Sindaco di Magenta – che come amministratori stiamo lavorando in modo armonico e compatto”.
Le fughe in avanti di Marco Ballarini?. Qui Del Gobbo fa il pompiere: “Con Marco come Sindaco passata la campagna elettorale, c’è un ottimo rapporto. Tutti lavoriamo per il bene di questo territorio e del nostro ospedale”.
Anche il Vice Sindaco Enzo Tenti ha riservato una battuta all’argomento, partendo dal nodo dei PS.
“Spesso ci sono lunghe code nei Pronto Soccorsi perché c’è una questione di appropriatezza degli accessi che non può e non deve essere sottaciuta. D’altra parte – ha terminato – è anche vero che serve una rete efficiente di medici di base. In questo modo il cittadino non si sente abbandonato e sa di poter contare su altri professionisti in caso di necessità”.
F.V.