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Dall'archivio:

Magenta ‘da bere’ addio: dopo 40 anni di storia chiude Villa Cigno

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

MAGENTA  Luglio 1981…luglio 2021… Avremmo voluto festeggiare con tutti voi i nostri 40 anni di attivita’. Invece vi comunichiamo la chiusura definitiva della nostra attivita’. Vogliamo ringraziare i ragazzi degli anni ’80 che a villa cigno si sono divertiti e hanno trovato l’ amore della loro vita. Vogliamo ringraziare tutti i clienti che ci hanno sostenuto anche negli anni difficili. Vogliamo ringraziare i ragazzi del 2000 e del Dark Said che hanno fatto rivivere gli anni ’80 di Villa Cigno… Negli stessi posti dove i loro genitori magari si sono conosciuti. Non vogliamo invece ringraziare l’ amministrazione del comune che si è succeduta negli anni che nulla ha fatto… Anzi ha remato contro l’unica possibilità che avevano i nostri ragazzi per avere un posto per loro nella nostra bella città di Magenta. Con questo ultimo nostro messaggio vogliamo salutare il nostro fondatore che è stato la colonna portante per tutti questi anni. Grazie Guido e grazie a chi ci ha sostenuto nonostante tutto in questi 40 anni.

Allo scoccare dei 40 anni di storia, con un post sulla propria pagina Facebook pubblicato il 30 giugno, a un passo dal fatidico compleanno, Villa Cigno dice addio.

Un colpo nel cuore a chi ha passato almeno una sera nel ristorante-discobar aperto all’inizio degli anni Ottanta, e che ha rappresentato senza dubbio assieme a pochi altri locali (pensiamo all’Antony di Pino Donatiello o allo Shilling dello stesso Donatiello) la Magenta da bere.

La famiglia Garbini ha passato un anno e mezzo di grandi difficoltà, al pari di tutti i ristoratori ed esercenti, acuito dalla morte- avvenuta nell’agosto del 2020- di Guido Garbini, che per decenni aveva messo il suo carisma e la sua passione in quell’impresa nata quando era solo un ragazzo.

Da allora ad oggi è stato un cammino tortuoso, sfociato nella messa in vendita dell’immobile (notizia diffusa nelle scorse settimane) e ora nel mesto annuncio dell’addio. A centinaia sono fioccate le reazioni su Facebook: reazione più che comprensibile, dacché da villa Cigno ci sono (anzi, ci siamo) passati tutti.

E allora, siccome in questi casi restano solo i ricordi e la mesta tiritera degli addii, andiamo a rileggerci la storia del locale così come la riassunsero i fratelli Garbini.

Addio Villa Cigno, non ti dimenticheremo.

 

 

La nostra avventura inizia nel 1981 quando nostro padre, Antonio Garbini, già titolare di un’azienda di abbigliamento, decide di inseguire i suoi sogni dando vita a Villa Cigno Discobar”.

“Villa Cigno era uno dei primi locali dove si poteva sorseggiare un drink, ascoltando della musica in sottofondo. Dopo un anno Villa Cigno era già diventato il principale centro di aggregazione dei giovani di Magenta e di quelli dei paesi che gravitano intorno alla città: dal mercoledì alla domenica si comincia a ballare, sfruttando gli ampi spazi offerti dalla struttura.

I servizi offerti da Villa Cigno giungono a maturazione verso la fine degli ’80 e nel 1987 viene inaugurato il ristorante al piano superiore della struttura: siamo ancora agli inizi e i coperti erano solo 50. Successivamente viene inserita anche la pizzeria.

Negli anni ’90 il ristorante, seguendo un po’ quelle che sono le esigenze dei clienti, si specializza in ricevimenti più “tradizionali”, offrendo banchetti per matrimoni, cresime, battesimi, eventi aziendali, etc. Il ristorante incrementa i coperti fino a 250.

Ovviamente in tutti questi anni i miei fratelli ed io abbiamo sempre collaborato con nostro padre nell’attività e negli anni ’90 ne abbiamo assunto il controllo.

Attualmente la nostra offerta è completa e si compone del ristorante, della pizzeria, del bar e, memori dell’importanza che il nostro locale ha avuto per i giovani, di una collaborazione con un gruppo di ragazzi che due volte al mese danno vita all’evento DARK SAID. E’ un appuntamento alternativo che vuole “far fronte alla noia dei soliti club filocommerciali e di cattivo gusto provinciale che pervadono la zona…..in tre parole i DARK SAID sono l’incarnazione dell’euphoria, del brutal-chic e dell’ignoranza anti-provinciale…”, per usare le parole degli organizzatori.

Ti aspetto quanto prima a Villa Cigno, ma prima di lasciarti vorrei condividere con te il mio pensiero sul mangiare, che ho acquisito da Cicerone:

“Il piacere dei banchetti non si deve misurare dalle squisitezze delle portate, ma dalla compagnia degli amici e dai loro discorsi.”  

Guido Garbini 

 

 

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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