MAGENTA – Martedì 22 novembre 2022 alle ore 21, su piattaforma digitale, Urbanamente propone il secondo incontro del ciclo “Infinitudine. Il limite, l’oltre…”
La riflessione cercherà di spiegare quel sentire che chiamiamo empatia, una parola che usiamo frequentemente ma che risulta difficile esprimere.
A Laura Boella, filosofa, accademica e traduttrice italiana, professore di filosofia morale
all’Università degli Studi di Milano, che ha studiato a lungo il tema delle relazioni intersoggettive e dei sentimenti di simpatia, empatia e compassione, abbiamo rivolto l’invito per questa riflessione: “Empatie. Le vie differenziate e imprevedibili dell’incontro con l’altro.”
Dopo la pandemia sentiamo forte il bisogno di incontrarci di nuovo, di stare insieme. Ma nel momento in cui abbiamo preso coscienza della natura relazionale della realtà, ci troviamo di fronte ad un ostacolo: sperimentiamo una diffusa incapacità di “sentire” l’altro.
Che cos’è questo sentire?
Il gruppo di studenti che ha condotto la ricerca in preparazione all’incontro così si esprime. “Ci siamo interrogati sul significato di questo ‘sentire’ che viene chiamato empatia. Abbiamo notato che fin dalla scuola dell’infanzia, siamo portati ad effettuare una classificazione delle emozioni, necessaria per definirle e riconoscerle. Ma l’empatia, nonostante sia una componente intrinseca della natura umana, risulta ancora un termine poco conosciuto da molti.
La nostra tesi è stata confermata da un’indagine condotta all’interno della nostra rete di relazioni, in famiglia e tra coetanei. Molti, infatti, ci hanno detto di aver sentito parlare di empatia ma di non essere in grado di darne una definizione precisa.
L’incontro con Laura Boella, pensiamo possa essere un’occasione per approfondire, conoscere, sensibilizzare e sintonizzarci con la grandezza e al tempo stesso la fragilità della natura umana.”
- Per seguire la diretta su Youtube: https://youtu.be/nTsVLvbD7ag
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L’empatia non è un sentimento di simpatia o di compassione. Non produce somiglianze o sintonie, ma movimenti imprevisti e diversificati verso i nuovi pensieri e desideri generati dall’incontro fra due esseri umani. Proprio la diversa qualità delle relazioni porta in primo piano modalità dell’esperienza empatica, come l’empatia senza simpatia e l’empatia negativa, rimaste fin qui ai margini della riflessione. Esse rappresentano una chiave essenziale per mettere a fuoco e definire il ruolo dell’empatia in contesti più ampi di genere narrativo, culturale e istituzionale, quali l’immaginazione letteraria e l’attività giudiziaria.