Salvaggio: “Coi soldi del referendum potremmo fare cinque Varianti di Pontenuovo”. Il clima si scalda e il Sindaco si ribatte: “Siamo andati a Roma e abbiamo portato a casa il risultato…”. Mozione approvata a maggioranza
MAGENTA – Si è poi passati alla partita delle mozioni. La prima a firma Lega Nord presentata da Pia Rosa Maso tesa a promuovere tra i cittadini una effettiva conoscenza del referendum del prossimo 22 ottobre promosso da Regione Lombardia per aver maggiore autonomia. Favorevole in tal senso il sindaco Chiara Calati così come l’esponente di Forza Italia Felice Sgarella: “Da qui parte il federalismo differenziato. Tutto ciò è già previsto dall’articolo 116 comma 3. Le istituzioni hanno il dovere di attivarsi perchè questa consultazione venga svolta nel miglior modo possibile”.
Sulla stessa linea, ovviamente, anche la capogruppo del Carroccio Stefania Bonfiglio. Per Paolo Razzano consigliere comunale dei ‘dem’ “Regione Lombardia sta già informando in modo egregio. Non credo sia giusto distrarre forze comunali, benchè a costo zero, per promuovere questo referendum”. Maggioranza coesa e compatta. Vedasi anche la dichiarazione di Magenta Popolare con Massimo Peri e di Forza Italia con Laura Cattaneo. A breve, dunque, secondo quanto annunciato dal primo cittadino dovrebbe essere organizzato un confronto pubblico proprio sul tema referendum.
“Coi soldi spesi per questo referendum – ha tagliato corto, invece, l’ex Assessore Enzo Salvaggio – avremmo potuto fare cinque varianti di Pontenuovo. Ai cittadini di Magenta interessano queste notizie, o quando si rifanno le strade in città”. E’ stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Qui Sgarella lancia in resta ha attaccato Salvaggio: “Lei dovrebbe dirci perché non ha rifatto la via Garibaldi che era stata sbandierata ai quattro venti con un piano ridicolo”.
Clima piuttosto esagitato e il primo cittadino che ha colto “l’assist” di Salvaggio: “Noi siamo andati a Roma una volta e abbiamo portato a casa il risultato”. Marzia Bastianello del partito Democratico ha cercato di smorzare i toni della discussione. Alla fine anche il presidente del Consiglio Fabrizio Ispano (nella foto in alto) ha richiamato tutti i presenti “a stare maggiormente sul punto, non uscendo dal seminato”. La mozione è passata con 10 voti favorevoli e 4 contrari.