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Magenta, Chiara Calati e le grandi aree: “Sulla ex Novaceta ni, sulla ex Saffa no secco”

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Il Sindaco spiega: “Con Vailog e Unicredt dialogheremo, anche se diciamo no alla logistica. Su Pontenuovo è tutto da rifare”

MAGENTA –  “Non ho mai parlato di bufale elettorali, semplicemente la nostra idea di città per quel che concerne le aree ex Saffa e Novaceta non collimano con i progetti dell’Amministrazione Invernizzi”. Usa termini più sfumati il sindaco Chiara Calati a proposito del futuro di queste due aree strategiche per la città. “Noi vogliamo una città più recettiva ed aperta – ha detto la Calati ieri in conferenza stampa –  Vogliamo che le aziende ritornino in città e che ci siano le condizioni per avviare qui delle start up, tutte cose che nei progetti della passata Giunta faticavamo ad intravedere”.

La Giunta Calati così, oltre ad occuparsi dei ricorsi al Pgt si è presa fino alla fine di ottobre per portare a termine una “ricognizione puntuale” dello strumento urbanistico. Dododiché partirà anche il confronto con Vailog e Unicredit, ossia,  i due interlocutori per l’ex Novaceta tanto più in forza della delibera dello scorso 6 aprile, approvata dalla Giunta di Marco Invernizzi. “Noi abbiamo detto che la logistica per quel sito non va bene – ha ribadito la Calati che ha anche la delega in materia di sviluppo del territorio – in ogni caso, ci riserviamo di capire con la proprietà a che punto sia l’iter. Anche perché in Comune non è stato presentato ancora alcun masterplan”. Per la Giunta Calati resta l’esigenza di conciliare da un lato le opere di pubblica utilità – vedasi il parco da realizzare in prossimità del vecchio Cral Novaceta e il parcheggio da 500 posti auto funzionale alla vicina stazione ferroviaria – e dall’altro, i propri desiderata sullo sviluppo di Magenta.

La sensazione è che con Unicredit e Vailog si cercherà comunque di arrivare ad una ‘terza via’. “Dialogheremo – ha aggiunto il primo cittadino – e vedremo il dà farsi”. Decisamente più tranchant la posizione sul maxi progetto per l’ex SAFFA. “Per noi è completamente da cancellare – ha tagliato corto – su queste basi non c’è alcun margine di sviluppo per la frazione di Pontenuovo”.

F.V.

 

 

 

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