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Magenta, Chiara Calati balla da sola: un gioco bello ma rischioso

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MAGENTA –  Continua a far discutere e parecchio la presenza di Chiara Calati a Roma, domenica, per la manifestazione del Centrodestra contro il governo Conte. Il PD ha ironizzato dopo i selfie del primo cittadino in compagnia della truppa leghista magentina sbarcata nella capitale.

Si è parlato di una ‘porta verde’ sempre più vicina per il Sindaco un tempo ‘creatura’ di Luca Del Gobbo e, perciò, di riflesso, considerata all’epoca, espressione di NOI con l’Italia. Oggi va da sé che la situazione sia radicalmente cambiata. Anche se, a nostro avviso, a Chiara Calati, piace realmente giocare da battitrice libera.  Ad oggi il primo cittadino vuole interpretare il ruolo di ‘garante’ della coalizione di Centrodestra – nonostante i rapporti non proprio “idilliaci” con i centristi di Luca Del Gobbo – ma questo ha dei rischi, soprattutto in prospettiva non di poco conto.

Intanto, il Sindaco ha perso il suo posto  nel direttivo di Anci Lombardia. In precedenza, non è un mistero, la sponsorizzazione di Calati, arrivava da Del Gobbo. Che a questo giro, visti i recenti trascorsi piuttosto burrascosi, ben si è guardato di spingere la candidatura della prima cittadina. I ‘bene informati’, sostengono che ci sia stato un tentativo in extremis per convincere l’Assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera, attuale dominus di quel che rimane dei forzisti, a portare avanti il nome della Calati. Ma l’operazione sarebbe naufragata. Insomma, il ‘soccorso azzurro’ non è arrivato.

Questo beninteso è solo un esempio, se vogliamo anche di poco conto, ma che ci riporta alle regole ferree della politica. Che, piaccia o non piaccia, sono tribali. Hai la tessera di Forza Italia? Allora sei dei nostri. Vuoi giocare da battitore libero? Benissimo, allora devi mettere in conto che dovrai vedertela da solo con le tue forze.

Il che indubbiamente è un rischio non di poco conto. Soprattutto in vista delle amministrative del 2002. Già perché il Sindaco nel 2022 se non si sarà ancora accasata, potrà, anzi dovrà contare, unicamente sul consenso popolare dei cittadini. Un’operazione, obiettivamente, non facile. Vista anche l’attuale situazione amministrativa, con una squadra di governo che secondo molti non riesce ad incidere come dovrebbe.

E’ anche e soprattutto per questo che Calati e la sua Amministrazione devono cambiare il passo. Perché a meno di adottare una nuova strategia e, quindi, di compiere il salto verso un partito del centrodestra, gli unici sponsor del Sindaco restano i suoi concittadini. Un patrimonio di cui far tesoro.

F.V.

 

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