MAGENTA – Che serata quella di sabato 16 febbraio al Circolo Banda Civica! Un monumento del Jazz italiano, Paolo Tomelleri, lì sulla sua sediola, in mezzo ai musicisti – un po’ musicanti un po’ jazzisti – ed al pubblico. Ambiente a dir poco rustico, ma nel cuore della storia, anche musicale, magentina. Via Melzi 2, proprio sul lato sinistro di San Rocco (sul destro c’è la radio, Radio Magenta). Direzione sud (parlando di Jazz… potrebbe anche esser la Virginia, il Missisipi, quella strada che una volta andava per i campi, ché prima le residenze non c’erano, la Chiesa era il Bastione Sud della città!). La sede della storica Banda Civica, “la banda vegia“, come dicono a Magenta.
Forse non tutti sanno che è da qui che sgorga la vena musicale popolare, il fiato del musicante, la percussione della Street Band. Come abbiamo fatto (parlo per me e qualche altro sprovveduto) a non accorgercene prima? La radice brass, eccola.
E, del resto, il Maestro Barbaglia, oltre che Presidente della Maxentia Big Band, l’associazione, non è forse anche il Maestro della Banda Civica? E non da oggi. Ma dal – attenzione – 1986 ! Una vita di dedizione!
Già, ma non immaginate l’attempato direttore (nobilissima figura del nostro Belpaese), buono e rude, direttore dello sparuto gruppetto di paese, ove si trova, casualmente e per vocazione, diplomato in conservatorio. Barbaglia è stato – udite udite – componente degli Stormy Six; ha fondato insieme ad altri la benemerita associazione magentina “Musica & Musica”, ha partecipato (anche come musicista, clarinettista, nella fattispecie) al progetto dell’Orchestra Civica ‘Città di Magenta’; ha dato vita, insieme a valorosi e valenti sodali quali il Maestro Fiorenzo Gualadris (ne citiamo uno, il Direttore, per tutti, non si offenda nessuno), la Maxentia Big Bad ed il Festival Jazz (nel 2018 al suo ventennale); e poi progetti figli quali Brass Band, Young Band etc etc.
In tutto questo, capirete, iscriversi (e sono 23 anni ormai!) e frequentare la Banda Civica, via Melzi 2, in tanti anni ha voluto significare entrare nella ‘forneria’ della musica a Magenta. Premiata Forneria Melzi 2 (PFM2, per gli amici), consentitemi titolazione ed acronimo (me ne assumo in pieno la paternità e responsabilità).
Parlo di “forneria” perché qui siamo lontani dai velluti e dagli stucchi. Qui siamo al rustico di base, alle stanza coi piastrelloni, le mura portanti quasi a piombo e verniciate in sistema binario. Qui la mattina il servizio bar comincia all’alba e ti fa anche da edicola; qua le sedie hanno le gambette picchiettate di ruggine e la seduta marrò. Qui si va alla fresca sostanza, pochi vezzi.
Ebbene, in questa forneria che ho appena inventato ma è vecchia quanto i suoi muri e che oggi è anche “Hostaria”, sabato 16 febbraio ha avuto luogo il primo di una serie di appuntamenti che si preparano già ad essere una nuova e gustosa frontiera della musica a Magenta: le Jam sessions di Jazz In Circolo
L’idea di dare una smossa alle fredde mura è venuta con il nuovo Consiglio della Banda; una semplice considerazione fa scattare la scintilla: “la musica qui c’è sempre stata, si impara: perché non farne dal vivo ed animare innanzitutto il quartiere, ma anche l’intera vita cittadina?”, si chiedono i nuovi consiglieri.
Ed i tempi, aggiungiamo noi, da osservatori della vita cittadina, sono maturi. Negli ultimi due o tre anni – complici le vacche magre e un innalzamento oggettivo del livello di preparazione culturale complessivo, frutto dei decenni precedenti, l’istruzione pubblica ed il benessere – le manifestazioni musicali ed artistiche hanno trovato non poco slancio in città ed interesse di pubblico. Tante sono le manifestazioni cittadine, anche istituzionali, che si rivolgono a gruppi di animazione di vario genere, per poter offrire con spese contenute un intrattenimento alla popolazione. (Quando si dice, di necessità virtù). Ed ecco che vengono fuori le maestranze locali. gli artigiani e gli operatori. Il risultato è che il livello di partecipazione e richiesta artistica è cresciuto. (Questa la nostra lettura, a grandi linee, si intende!).
Date queste premesse, l’idea di ri-lanciare via Melzi 2 e valorizzare il ruolo dell’associazione Banda Civica ma anche e soprattutto le strutture, arriva davvero al momento giusto.
Oltretutto, tanti piccoli musicisti sono cresciuti, sotto le sapienti mani dei veterani (e si torna alla voce Barbaglia & Co.) e tra i magentini possiamo annoverare ottimi se non eccellenti musicisti. Come quelli della Bourbon Jazz Band, come la bravissima Eugenia Canale. Insomma, le carte sul tavolo ci sono tutte e sono vincenti: bisogna giocare!
< Un progetto che si basa su 4 solide gambe, Il Circolo Banda Civica, l’Hosteria San Rocco, Eugenia Canale e i suoi musicisti, la Banda Civica >, come attesta nero su bianco anche il comunicato ufficiale dell’iniziativa.
Ed allora via, non solo un punto di riferimento sociale, cittadino e di quartiere (come ci tengono, giustamente a sottolineare i consiglieri, col portavoce Andrea Friggi); ma io tifo anche per un vero e proprio punto d’incontro per musica live in jazz, ove musicisti non solo magentini potranno cimentarsi ed esser ascoltati.
Ad inaugurare il nuovo percorso musicale arriva l’amico e monumento del jazz italiano, Paolo Tommellieri. Insieme alla Bourbon Street Jazz Band (era così? ragazzi, se sbaglio, mi corrigerete! ).
Innanzitutto, chi è la Bourbon? La Bourbon è una delle frange, una costola, una delle tante marmellate prodotte dalla fermentazione “Banda Civica”, “Maxentia Big Band”; e si sa, le fermentazioni, regalano aromi, strutture e gradi alcoolici inediti. Per cui, non stupiamoci se alla voce troviamo una Sara Cicenia, in prestito forzoso dalla compagnia teatrale “Schedia Teatro”; prestito forzoso, perché la ragazza – ormai donna fatta e fatale – ha talento da vendere in ogni cosa che fa e, dai tempi in cui con il Maestro Gualandris, magari ventenne, cercavano (con l’oggi marito Riccardo Colombini) la via verso L’Opera da Tre Soldi di Brecht/Weill, ai giorni nostri, una incursione jazzistica, se la prende…. e porta InCircolo !
Abbiamo poi due pianisti: Carlo Hertel ma anche Eugenia Canale, perché di jam trattasi, ed ognuno ha il suo stile. A proposito di stile, tromba e sax tenore: Luigi Portoraro e Massimo Losa, signore e signori. Ma lo stile ha anche un suo ritmo: ostinato, di fondo o rullante in primo piano che sia, parliamo di basso e batteria: Mimmo del Giudice ed Angelo Lovati, cari miei.
A tutti questi ingredienti, si aggiunga un Tomellieri al clarinetto, e la jam, od il cocktail se preferite, è bell’e fatto! Wow!
Complice un Leonardo Bonfiglio, storie di jazz a Radio Magenta, ovvero dall’altra parte della “gesa”, la serata si snoda ome una sorta di percorso nella storia della musica black, tra gli aneddoti di Tomellieri e le musiche sparse nell’arcipelago jazzistico. Dal più classico e stringato, il più black, a quello più orchestrale. Dal be bop, agli aromi brasiliani, alle atmosfere francesi, a quelle più profondo Mississipi alle declinazioni gershwiniane fino ad una suite tutta Benny Goodman. Tomellieri ricorda la rivalità Goodman / Scott, ricorda i tempi del Capolinea, ironizza sull’apparente facilità del jazz e molto altro. Applausi, ipnosi ritmica, assoli estatici. Morale, due ore e mezza di musica non-stop, da godere tutta, nonostante le sedie d’altri tempi e le luci al neon. Un bis con tutti e con piano a quatto mani (A foggy day), e poi una spaghettata aglio e olio per reintegrare i carboidrati spesi o mancanti.
Insomma, questa idea del JazzInCircolo non poteva avere battesimo più godibile ed amichevole. Intanto, al banco del bar, servizio continuo, con il ricco aperitivo e le bevande.
La programmazione – direzione artistica a cura della sempre più brava Eugenia Canale – continua con tre date, tutte da fissare in calendario. Trattasi di “apericena”, all’Hostaria San Rocco, alle ore 19: oggi, martedì’ 5 marzo, il 2 aprile e il 7 maggio. Queste le compagini che si succederanno: Duke’s Place Jazz Trio, Eugenia Canale Trio e Shapes & Colours Jazz Trio. Per diretta conoscenza posso assicurarvi che trattasi di gente che sa suonare sul serio e trasuda cultura jazzistica e musicale: non perdeteveli! #JazzInCircolo
Per info e prenotazioni: [email protected] – www.bandacivica.org – Tel: 02.97.29.71.98 (o comunque cercate sui social).