Celebrazioni del 4 novembre davanti al monumento della Vittoria Alata questa mattina a Magenta. Alla presenza delle autorità cittadine e delle tante associazioni con i loro labari. Dall’on. Umberto Maerna al senatore Massimo Garavaglia che, per la prima volta, non ha partecipato alle celebrazioni nel suo comune, Marcallo con Casone dove non è stato ufficialmente invitato. “Ogni cittadino ha il Sacro dovere di difendere la Patria. – ha detto durante i discorsi – Ma chi lo impone? Ce lo imponiamo noi stessi. I nostri caduti, come forze dell’ordine, lo fanno per professione. Ma non sono soli perché dietro c’è tutta la comunità”. Il Sindaco Luca Del Gobbo ha parlato di una giornata, festa dell’Unità Nazionale e delle Forze Armante, che ha due significati.
“Il primo è quello di ricordare l’Unità d’Italia partita da noi con il 4 giugno e terminata con la fine della prima guerra mondiale -. ricorda – ma soprattutto quei valori propri del Risorgimento Italiano, la solidarietà per esempio. Già con la battaglia di Magenta c’era chi aveva a cuore il soccorso ai feriti, indipendentemente da chi fossero. Ma c’è anche il significato che si rifà al ruolo dell’Italia in un mondo che sembra impazzito, con guerre dentro l’Europa. Oggi dobbiamo recuperare quei valori di dialogo e di confronto che sembrano perduti”. E’ stato Pierluigi Rodeghiero. Gruppo Alpini, a recitatore la preghiera del Soldato. Il parroco don Federico Papini ha vissuto per la prima volta a Magenta le celebrazioni del 4 novembre ricordando come la speranza sia quella parola che deve muovere ogni azione per arrivare ad un mondo migliore.
