Magenta celebra San Martino e i 120 anni della Basilica: presentato il denso programma dal 4 al 12 novembre

Tanti eventi per una ricorrenza che, finalmente, ha trovato la giusta rilevanza. Naturalmente l'appuntamento più atteso sarà il concerto dell'11 con l'assegnazione del San Martino d'Oro.

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Un programma denso per la festività di San Martino che, quest’anno, celebra anche i 120 anni della
basilica. Come di consueto preparato dal Comune insieme alla Pro loco presieduta da Pietro Pierrettori e alla Parrocchia con il parroco don Giuseppe Marinoni. E’ stato proprio quest’ultimo a tratteggiare la figura di San Martino considerandolo un esempio seguito da chi vive la rete della Carità che a Magenta conta su diverse realtà: San Vincenzo, Caritas, refettorio di Non di solo Pane. Ma San Martino, aggiunge ancora il parroco è, in generale, un modello per la donna e l’uomo che vivono nel terzo millennio.

“Il gesto del mantello spezzato è un segno di carità – ha detto il parroco – Oggi abbiamo un grande bisogno di pace e Martino diventa un punto di riferimento. Così come il fatto di professare una fede religiosa in un mondo in cui si ha paura a dire che si crede in Dio. Martino lo vediamo come migrante, come pellegrino. Oggi più che mai dobbiamo celebrarlo”.

La figura di San Martino è legata alla Perdonanza con l’apertura della Porta Santa in Basilica il 4 novembre e la chiusura la sera dell’11. Domenica 5 novembre alle 10.30 ci sarà la santa messa internazionale per ricordare che a Magenta ci sono Cristiani Cattolici di 15 nazioni. E, dopo la benedizione dei mezzi agricoli, si continuerà con il pranzo per la Pace e la Fratellanza.

“Ricambiamo l’invito alla comunità musulmana – continua – che lo ha organizzato nel mese di giugno. Alcuni mi hanno suggerito di non farlo visto il periodo, ma io credo sia importante dare un segnale forte di amicizia”.

Il sindaco Luca Del Gobbo ha sottolineato alcuni eventi di rilievo, come quello venerdì 10 al cineteatro nuovo che tratterà della vita di San Martino, una rievocazione con strumenti medioevali e rinascimentali. Sabato 11 edizione straordinaria del mercatino dalle 8 alle 19 con annullo filatelico. Santa Messa solenne alle 10 che sarà seguita dalla deposizione di una corona sulla statua della basilica grazie ai vigili del fuoco.
Naturalmente il concerto chiuderà la serata con l’assegnazione del San Martino d’oro che, come ha detto Pierrettori “vorrà semplicemente segnalare un magentino che ha tenuto alto il nome della città”.

Il programma si chiuderà domenica 12 con l’esposizione pittorica “fantasie autunnali” in piazza Liberazione, e distribuzione di castagne calde e vin brulè grazie ad Alpini e Bersaglieri. “A Magenta – conclude Pierrettori – la ricorrenza di San Martino passava in secondo piano rispetto a quelle più rinomate di San Rocco e San Biagio. Uno degli obiettivi che, come Pro loco, abbiamo raggiunto è stato di ridare lustro a questa figura”.

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