MAGENTA – 600 domande. Persone, famiglie, anziani, che si sono rivolte al Comune di Magenta per ricevere i Buoni Spesa, erogati coi fondi di Stato e Amministrazione cittadina per ovviare alla crisi da Covid. 600 domande che ad oggi NON sono state accolte, perché i fondi stanziati non sono sufficienti.
Il dato, che in una città di 24mila abitanti è impressionante (centinaia le domande accolte, significa che in situazione di emergenza ci sono migliaia di magentini) ci è stato dato mercoledì sera dal sindaco Chiara Calati, durante la manifestazione di baristi e ristoratori a Corbetta.
Il Comune di Magenta, in applicazione delle disposizioni del Decreto Legge n. 154 in data 23 novembre 2020 ( cd Decreto Ristori-Ter ) e dell’Ordinanza della Presidenza del Consiglio – Protezione Civile n. 658 del 29/03/2020, al fine di sostenere i nuclei familiari più esposti agli effetti economici dell’emergenza epidemiologica da COVID 19, ha nei mesi scorsi diffuso un avviso al fine di selezionare gli esercizi commerciali presenti sul territorio comunale, disponibili alla fornitura dii generi alimentari e beni di prima necessità mediante l’utilizzo di “Buoni Spesa Emergenza COVID-19”.
Al fine di costituire un elenco da pubblicare sul sito istituzionale, gli esercizi commerciali interessati dovranno inviare alla mail: [email protected] la loro manifestazione di interesse utilizzando il modulo allegato al presente avviso.
Per ulteriori informazioni è possibile inoltre contattare l’Ufficio Servizi Sociali al seguente numero telefonico: 02/9735.430 – 264.
A dicembre l’amministrazione Calati ha varato la manovra di fine anno per il sostegno alle famiglie in difficoltà, aggiungendo risorse del fondo Covid comunale a quelle in arrivo dallo Stato. 127.250 Euro sono quelli erogati al Comune di Magenta dal Fondo di Solidarietà Alimentare, alle quali l’ente ha aggiunto 33.000 euro per i buoni spesa destinati alle famiglie in difficoltà.
Stanziati altri 45.000 Euro, sempre del fondo Covid comunale, dedicati al sostegno agli affitti e alle utenze di gas, elettricità, acqua e riscaldamento, con una misura chiamata ‘Bonus Comunale per la Casa’.
Ma evidentemente non bastano…
