
E così sui social sono partite le accuse verso l’Auser che hanno fato arrabbiare il presidente Nicola Branca. «Non è la prima volta, ma abbiamo sempre cercato di soprassedere – ha commentato – adesso però si lanciano accuse diffamatorie di una gravità assoluta e abbiamo il dovere di replicare. Siamo un’associazione che opera da anni sul territorio, conosciuti e stimati da tutti. Non permetteremo che il nostro buon nome venga diffamato in questo modo».
Alle accuse lanciate di non pagare affitto, riscaldamento, energia elettrica che si riversano sui magentini per duemila euro al mese Branca è categorico: «Abbiamo una convenzione con il Comune di Magenta per l’uso della struttura di via Matteotti e versiamo anche una somma per coprire le spese relative alle utenze. Operiamo nel pieno rispetto delle regole. Noi siamo un’associazione senza scopo di lucro ed è per questo che riusciamo a far entrare i nostri associati gratuitamente. Nessuno riceve un soldo per quello che fa. Siamo perfettamente a conoscenza di quello che possiamo e non possiamo fare». Nessun volontario è stipendiato e Auser si rivolge, non solo ma soprattutto, ad una platea di persone anziane. Per loro il ballo non rappresenta solo un divertimento, ma diventa un’attività fondamentale per mantenere un certo benessere di vita restando in forma.
«Valuteremo insieme alla presidenza territoriale e regionale dell’Auser il da farsi», aggiunge Branca. Va precisato che la struttura di via Matteotti è condivisa con un’altra associazione, che svolge anch’essa attività di svago rivolta alla terza età. La convenzione con il Comune di Magenta è motivata dal fatto che Auser svolge numerosi servizi a favore della collettività. Non solo attività ludiche, ma anche gestione degli orti urbani, accompagnamenti nelle strutture sanitarie, servizi davanti alle scuole. «Il centro polifunzionale che ci viene concesso – conclude – non è un capannone. E’ perfetto per il ballo, lo spazio è adeguato e l’acustica perfetta».