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Dall'archivio:

L’Università di Pavia installa 41 defibrillatori in città

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PAVIA Un progetto che nasce dall’Ateneo, ma è destinato a tutta la popolazione e anche ai turisti. L’Università di Pavia ha installato 41 defibrillatori di nuova generazione in città, in più lingue e adatti anche anche ad interventi sui bambini.

L’obiettivo è avere almeno un defibrillatore in ogni edificio universitario, ma in modo che possa essere utile a più persone possibili. Il gruppo di lavoro all’interno dell’Università di Pavia che si è occupato del progetto ha coinvolto il Servizio Sicurezza e Salute, coordinato da Patrizia Cogliati, e l’Area Tecnica e Sicurezza, guidata da Mauro Mericco. I defibrillatori sono stati collocati, dove possibile, in totem all’esterno degli edifici. Si tratta di dispositivi di ultima generazione che, in caso di necessità, possono essere utilizzati sia su adulti sia su bambini, considerati anche i musei universitari frequentati dalle scuole, anche dai più piccoli. Inoltre, pensando alla popolazione studentesca internazionale e alla presenza di turisti stranieri in città, sui nuovi dispositivi è possibile selezionare la lingua (italiano/inglese) con cui vengono impartite le istruzioni di utilizzo. Tutti i defibrillatori sono poi controllati da remoto, permettendo di rilevare in tempo reale problemi di malfunzionamenti o guasti. Il progetto ha coinvolto anche il Servizio di Urgenza ed Emergenza: ogni dispositivo è registrato e visibile nel portale di Areu che consente agli operatori sanitari di visualizzare il defibrillatore più vicino al luogo in cui si dovesse verificare un evento in cui è necessario il suo impiego. Altri defibrillatori sono già pronti per essere installati anche nelle nuove parti del complesso di San Tommaso, nel nuovo edificio di Farmacia e al Campus della Salute, sempre con gli stessi criteri di massima accessibilità per tutti.

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