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L’ultima follia di ‘Mel Brooks Calati’: la chiusura di via Garibaldi per due mesi sotto elezioni

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Il Sindaco uscente non più riconfermato, si ‘intestardisce’ e davanti alla  Giunta che chiede una dilazione dei tempi, va avanti per la sua strada. Le scuole cittadine della zona praticamente isolate.
 

MAGENTA – La decisione era nell’aria e, peraltro, probabilmente, Chiara Calati in questo particolare momento storico della sua amministrazione, ha deciso di sua sponte e in quasi totale solitaria (i partiti della sua maggioranza con le elezioni alle porte erano più che scettici…) di chiudere un’opera pubblica (la Via Garibaldi) che è forse quella di maggior rilevanza realizzata in questi 5 anni di mandato.

Il Sindaco in altre parole,  non più ricandidato e che almeno in quel di Magenta pare aver definitivamente chiuso con la politica – poi ovviamente mai dire mai –  vuole che i Magentini si ricordino che la via Garibaldi l’ha riqualificata in toto la sua Amministrazione.

Una sorta di coccarda simbolica da mettersi al petto prima che cali il sipario. Se la questione fosse legata ad una sorta di orgoglio personale, mixato da un buon egocentrismo che non è mai mancato in questo lustro amministrativo, la si potrebbe anche chiudere qui. Senza andare oltre.

Il problema però sono i disagi enormi che di grazia, sono stati evidenziati con la formula ai confini della beffa- “possibili disagi”- apparsa sull’avviso del Settore Tecnico che comunica ufficialmente l’avvio dei lavori per il prossimo martedì 26 aprile.

E, a proposito di disagi, visto che siamo in tema, evidentemente all’attuale Giunta non erano sufficienti le problematiche cagionate con l’inversione di marcia sperimentale della via Don Milani e l’obbligo per chi voleva raggiungere la zona di via Manzoni, piazza Giacobbe, via San Biagio, di dover percorrere tutta la via Garibaldi e poi risalire, appunto, da via Manzoni….

Questa volta, Chiara Calati ha compiuto il capolavoro perfetto.

Rendendo di fatto ‘isolate’ al mattino ben tre scuole: la Scuola Media Baracca di via Fratelli Caprotti, l’Istituto Canossiano di via San Biagio e, non ultimo, il SEAM, ovvero la Scuola di Acconciatura ed Estetica di via Crivelli.  Chapeau.

Perchè non occorre essere dei geni, né tanto meno, essere esperti in viabilità, per comprendere che al mattino sarà un autentico delirio poter raggiungere queste scuole.

Quelli più fortunati dovrebbero essere gli studenti del SEAM… ma c’è il “ragionevole dubbio” che la via Eugenio Villoresi, già stretta di suo, diventerà un autentico imbuto, perché molti la utilizzeranno per poi virare su via Crivelli e uscire da Magenta in direzione Robecco sul Naviglio.

Situazione, invece, praticamente insostenibile quella dei due altri plessi scolastici che potranno essere raggiunti agevolmente solo dalla zona Sud di Magenta.

Mentre per chi proviene da Ovest o dal Centro sarà un autentico manicomio…con la possibilità di arrivare alla meta destinata solo dopo un lungo e tortuoso giro in direzione ospedale e ridiscesa della via Milano verso piazza Vittorio Veneto, oppure, nel caso delle Baracca, con passaggio dalla zona dei Padri Somaschi a risalire verso la via Fratelli Caprotti….

Naturalmente, queste di cui sopra sono le problematiche relative unicamente alle scuole.  E sommessamente ci pare che non sia poca roba….

Ora apriamo il capitolo del commercio cittadino che prova a riprendere vigore dopo due anni di Coronavirus…..

Forse, anche per le attività commerciali della via Garibaldi, non sarebbe stata una cattiva cosa posporre  nel periodo estivo (diciamo metà giugno – metà agosto?) l’avvio dei cantieri…. 

Da un breve sondaggio anche qui il barometro del mondo del commercio rispetto alla decisione del Sindaco Calati punta diritto alla burrasca…. e anche dalle parti di Confcommercio, non ci pare che abbiano appreso della decisione facendo salti di gioia…. 

Non aggiungiamo altro perché, usando un po’ di buon senso, pensiamo che tutti avrebbero preferito  (tanto ritardo… per ritardo….) un posticipo dei cantieri agli inizi di questa estate. Quando tra l’altro il problema del traffico legato alla scuola non ci sarebbe più stato…..

E invece no! L’ansia da prestazione finale ha portato il Sindaco a schiacciare il tasto verde (o rosso, come viene drammaticamnte evocato quando si parla di missili nucleari).

Ora un’ultima considerazione più di natura pratica in chiave elettorale: ma il Sindaco lo sa che il prossimo 12 giugno si vota e la coalizione di centrodestra- che l’ha sostenuta e indicata nel 2017- potrebbe ricevere un palese danno da questo provvedimento?

Perché i lavori, se tutto andrà bene (posto che il Meteo prevede un maggio con piogge copiose), finiranno a ridosso dell’eventuale ballottaggio (il prossimo 25 giugno ndr). 

Sono considerazioni talmente ovvie… che non possiamo credere essere SOLTANTO appannaggio nostro e di chi scrive.

 

 

F.V.

 

 

 

 

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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