MILANO – Approvato all’unanimità oggi in Aula il progetto di legge n. 172 “Disciplina delle attività di tatuaggio e piercing”. “Da oggi i tatuatori e i piercers della Lombardia hanno finalmente una legge regionale di riferimento, che inquadra e noma la loro attività e di conseguenza offre maggiore tutela ai clienti che agli stessi professionisti”.
Così Gianmarco Senna, Presidente della Commissione Attività Produttive e promotore della legge, e Silvia Scurati, Capogruppo della Lega nella medesima commissione, sul provvedimento approvato all’unanimità oggi in Aula.
“Un risultato estremamente positivo e che mi riempie di orgoglio – commenta Senna – il percorso che oggi abbiamo concluso con il voto favorevole di tutti i gruppi presenti in Consiglio è nato mesi fa dalle giuste istanze che ci erano pervenute dalle associazioni di categoria delle professioni di tatuatori e piercers. Professioni che sono cresciute nel tempo, diventando sempre più articolate, e che oggi hanno l’esigenza di essere inserite in un quadro normativo puntuale e completo. Come Presidente della IV Commissione ho raccolto le istanze dei professionisti e ho dato di conseguenza il via ad un confronto all’interno della commissione stessa, confronto che ha coinvolto, con la formula del gruppo di lavoro, tutti i gruppi consiliari. Il voto unanime di oggi conferma la bontà di questa legge e la sua necessità”.
“Ci tengo infine a sottolineare come con questa nuova legge la Lombardia si ponga sempre al primo posto per innovazione e capacità di rispondere alle nuove esigenze del mondo delle professioni e del lavoro” aggiunge Senna.
“La legge che abbiamo approvato dà finalmente una risposta alle esigenze di regolamentazione che le categorie professionali chiedevano da tempo, mancando infatti ancora, a livello nazionale, una legge specifica di riferimento – sottolinea Scurati – Regione Lombardia si colloca quindi all’avanguardia nel normare attività che meritano il giusto riconoscimento. La doppia finalità di questo provvedimento è quella di tutelare il bene primario della salute dei clienti e contemporaneamente valorizzare la professionalità degli operatori, introducendo regole certe anche in merito alle prescrizioni circa i luoghi ove è possibile svolgere l’attività, l’indicazione delle età minime differenziate per tatuaggi e piercing, la previsione di sanzioni adeguate per i trasgressori”.