Lombardia, oltre 5mila aggressioni a sanitari nel 2024. Garavaglia (Fdi): intollerabili, tutelare personale

Più colpiti gli infermieri

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Secondo i dati elaborati dall’Agenzia di Controllo del Sistema Sociosanitario Lombardo (ACSS), si registra un incremento del 17,7% nel numero di aggressioni segnalate rispetto al 2023, con un totale di 5.690 episodi denunciati solo negli enti pubblici. Tale aumento è influenzato anche dalla maggiore sensibilità sul tema e dalla maggiore tendenza a segnalare gli episodi.

Gli infermieri continuano a essere la categoria più colpita dalle aggressioni, con oltre il 60% degli episodi, seguiti dai medici e da altre qualifiche professionali. L’aumento dei casi è in parte attribuibile a una maggiore sensibilizzazione sul tema e a un incremento delle segnalazioni.

La violenza fisica rappresenta il 25,3% delle aggressioni, mentre la forma più comune rimane quella verbale (74,7%). Gli aggressori sono prevalentemente utenti (67,8%) e parenti dei pazienti (25,6%). Le aggressioni si verificano principalmente nei giorni feriali e nella fascia oraria pomeridiana, quando il numero di accessi è più elevato.

A livello di contesto, le aree di degenza risultano essere i luoghi più a rischio (+1,4 punti percentuali rispetto al 2023), seguite dai pronto soccorso, dalle aree comuni e dagli ambulatori. Un dato significativo riguarda anche il servizio di emergenza-urgenza territoriale (AREU), dove le aggressioni fisiche e verbali risultano quasi equivalenti.

“Medici e infermieri, operatori dell’emergenza-urgenza e delle centrali operative sono il vero valore aggiunto della sanita’ lombarda, fulcro dei nostri ospedali come delle nostre strutture assistenziali, nonche’ presidio del territorio, a tutela della salute dei nostri cittadini – ha commentato cosi’ il capo gruppo di Fratelli d’Italia, Christian Garavaglia, in occasione della giornata di prevenzione contro la violenza sugli operatori sanitari e sociosanitari –

I Dati sono preoccupanti, basti pensare che in Lombardia nel 2023 sono state segnalate 4.836 aggressioni contro gli operatori sanitari, dagli insulti alla violenza — Di queste il 30,9 per cento si sono verificate in Pronto Soccorso, in aumento rispetto al 2022 quando la percentuale arrivo’ a 25,4 per cento”. “Le parole non servono, noi abbiamo deliberato azioni concrete, fra cui la destinazione di body cam agli operatori delle ambulanze e dei mezzi di soccorso avanzato, la chiamata diretta del personale del pronto soccorso tramite smartwatch al numero unico emergenza, l’approvazione del “documento di indirizzo sulla prevenzione e la gestione degli atti di violenza a danno degli operatori sanitari” in Commissione Terza Sanita’, oltre a quanto previsto in tal senso, nelle linee di indirizzo contenute nel Pssr, approvato recentemente, senza tralasciare le recenti norme nazionali approvate dal Governo Meloni rispetto all’inasprimento delle pene, per chi commette reati contro medici e sanitari”.

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