Le truffe romantiche, o “romance scam”, sono una delle minacce digitali più insidiose, che sfruttano la fiducia e la solitudine per colpire le vittime. Un nuovo studio ha elaborato un indice regionale del rischio in Italia, svelando le aree più vulnerabili. L’analisi, realizzata da Truffa.net, incrocia dati demografici, digitali ed economici di fonti autorevoli come ISTAT, Banca d’Italia, Polizia di Stato e Datareportal, offrendo una fotografia dettagliata del rischio in ogni regione.
Il rischio di incappare in una truffa romantica è significativamente più alto al Nord e al Centro Italia.
Al vertice di questa classifica, la Lombardia emerge come la regione più vulnerabile con un indice di 10.00. Si tratta di una vera e propria “tempesta perfetta” di fattori: un’alta densità di popolazione nella fascia 45-55 anni, la più colpita dal fenomeno, si combina con un reddito pro capite elevato e un’intensa attività sui social media. Queste caratteristiche la rendono il terreno di caccia ideale per i truffatori.
Anche altre regioni del Nord, come Emilia-Romagna (8.91) e Veneto (8.60), e del Centro, come il Lazio (8.55), registrano un alto livello di rischio. Al contrario, il Sud e le isole mostrano un netto calo dell’indice, con Calabria (3.75), Sicilia (3.89) e Sardegna (3.45) in fondo alla classifica. Questo è dovuto alla combinazione di un reddito più contenuto e una minore penetrazione digitale, che le rende statisticamente meno attraenti per le frodi su larga scala. Tuttavia, proprio la minore alfabetizzazione digitale le potrebbe rendere più vulnerabili una volta adescate.
L’indice di rischio regionale delle truffe romantiche è il risultato di un’elaborazione originale basata su cinque indicatori chiave ponderati in base a studi e raccomandazioni delle forze dell’ordine:
Percentuale di popolazione 45-55 anni: il gruppo demografico più bersagliato, con stabilità economica ma anche una potenziale vulnerabilità emotiva.
Indice di Digitalizzazione (rDESI): misura le competenze digitali. Un rDESI basso indica minor capacità di riconoscere le truffe.
Percentuale di utenti social attivi: i social sono il terreno di caccia preferito dai truffatori.
Reddito medio disponibile pro capite: indica la presenza di vittime in grado di sostenere perdite economiche.
Tasso di acquirenti online: funge da proxy per la familiarità e la fiducia nelle transazioni digitali.