Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.
Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.
MILANO – Arriva col suggello dell’Ansa la notizia ormai certa, ma che resta comunque deflagrante.
La nuova squadra della Lombardia e’ praticamente pronta per la presentazione con il suo vero e nuovo asso nella manica, ovvero Letizia Moratti, che torna alla politica e viene presentata come la punta di diamante della nuova giunta, con un ruolo non solo da assessore al Welfare, ma anche da vicepresidente. Per ora, almeno, in attesa delle prossime elezioni in cui potrebbe proprio essere lei il candidato governatore, come spera Forza Italia.
Un tassello che renderebbe la Lega in qualche modo piu’ vicina ad aggiudicarsi il candidato sindaco di Milano, o almeno ad indicare il candidato civico che intende presentare.
Per Letizia Moratti ha avuto parole a dir poco di elogio il segretario della Lega Matteo Salvini, che sarebbe “assolutamente” contento di averla anche come vicepresidente, anche se definire i ruoli, ha ammesso, spetta “all’allenatore”, ovvero al governatore Attilio Fontana. Anche sull’ipotesi che l’ex sindaco si candidi al 2023 si e’ limitato a dire di non essere il mago Otelma. Ma appare evidente che al momento l’ipotesi Moratti Presidente sia tutt’altro che infondata.
Quella di Moratti di certo e’ una figura a dir poco ingombrante, anche perche’ l’ex presidente Rai e Ubi ha accettato di tornare in campo, dopo essere stata ministro dell’Istruzione e sindaco di Milano, ad alcune condizioni, fra cui quella di avere pieni poteri. E in questo c’e’ chi vede una diminutio della Lega e della figura del presidente Fontana, a partire dall’opposizione che lo accusa di aver fatto gestire la partita a Matteo Salvini, rimasto a Milano a lavorare in questi giorni.
E’ stato Salvini a spiegare che tutto e’ deciso al 99% e poi si potra’ partire, anzi “correre”, dopo un confronto con i segretari degli altri partiti a cominciare da Silvio Berlusconi. Quell’1% e’ la ripartizione delle deleghe, soprattutto fra gli assessori di Forza Italia. La vicepresidenza a Moratti non deve apparire e non vuole essere una ‘bocciatura’ dell’attuale vicepresidente Fabrizio Sala che avra’ piu’ deleghe, e poi ci sono i cambi di deleghe per Mattinzoli edi Rizzoli, mentre si fanno sempre piu’ insistenti le voci di un passaggio da Forza Italia al Carroccio di alcuni consiglieri regionali, fra cui – notizia apparsa oggi sui gionali e non confermata -il presidente del Consiglio Alessandro Fermi. Certo e’ che la leghista Silvia Piani (Famiglia) lascera’ il posto all’ex ministro Alessandra Locatelli, che Martina Cambiaghi allo Sport sara’ sostituita da Antonio Rossi (ora sottosegretario in quota a Lombardia ideale), Stefano Bruno Galli lascera’ la Cultura all’azzurra Melalia Rizzoli, diventando sottosegretario alle Riforme. E in arrivo con una delega economica c’e’ anche l’ex sottosegretario leghista Guido Guidesi, che si dimettera’ dal parlamento (“un motivo di orgoglio” per Salvini).ย
Niente ritorno al Pirellone perย Massimoย Garavaglia: l’ex sindaco di Marcallo, per ora, rimane a Roma.
Ed e’ stato lo stesso segretario del Carroccio a precisare che “piu’ forte e’ la squadra meglio corre la Lombardia. Se fosse un rimpastino alla Conte-Renzi dove dobbiamo trovare due poltrone, sarebbe frustrante”. E ora ci sono due priorita’: sanita’ (ora a partire dai vaccini) ed economia, per la ripresa della Regione con il Pil piu’ alto d’Italia.
La campagna vaccinale e’ uno dei nodi in questo momento, quello che ha dato il colpo di grazia come assessore al Welfare a Giulio Gallera che ha giustificato i ritardi nelle prime vaccinazioni con l’assenza per ferie dei sanitari. Di certo oggi Gallera ha partecipato alla riunione della Stato Regioni per chiedere una intesa nazionale sui vaccini e l’arrivo di nuovo personale. “Non ci sono buoni e cattivi e nessuno sara’ dimenticato – ha assicurato Salvini – Fortunatamente il governatore della Lombardia e’ Fontana e buon per i lombardi se sara’ accompagnato da persone che hanno maturato esperienza internazionale e nazionale”.
Di certo, col via libera al Fontana bis,ย i margini di errore della giunta lombarda si assottigliano di molto. Altrettanto certamente, con Letizia Moratti al Pirellone arriva un autentico fuoriclasse.
Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.