La Presidente di commissione, Monica Forte: “Significativo passo in avanti in termini di strumenti di prevenzione e contrasto delle criminalità organizzate di stampo mafioso e non, oltre che di diffusione della cultura della legalità”.
La Lombardia avrà una nuova legge regionale Antimafia. Il Consiglio regionale ha oggi approvato all’unanimità il Progetto di Legge portato in aula dalla commissione Antimafia, facendolo così diventare legge.
Il progetto di legge 242 è il frutto di un lungo percorso di elaborazione, che parte dalla verifica dello stato di attuazione della legge precedente, la 17/15, e che nel corso degli anni si è arricchito degli esiti di due indagini conoscitive, dei dati emersi dai progetti di 10 tirocinanti e naturalmente dal confronto della commissione con i tanti soggetti che hanno partecipato alle nostre sedute e audizioni.
“Oggi è stato compiuto un significativo passo in avanti in termini di strumenti di prevenzione e contrasto delle criminalità organizzate di stampo mafioso e non, e di tutti i fenomeni ad esse collegati e conseguenti, oltre che di diffusione della cultura della legalità”. Ha spiegato Monica Forte, presidente della commissione Antimafia di Regione Lombardia.
In generale, con il progetto di legge sono stati aumentati e qualificati maggiormente gli interventi di prevenzione e di contrasto alla criminalità organizzata e dato maggiore valore ai progetti educativi applicati in sinergia con il mondo scolastico (Cpl). È stato inserito un esplicito riferimento al caporalato, che in Lombardia assume forme diverse. Forte: “Un articolo è stato dedicato alla prevenzione della marginalità sociale e culturale a favore di minori provenienti da contesti familiari pregiudizievoli o disgregati (il progetto “Liberi di scegliere”). E’ prevista inoltre la costituzione di un Elenco regionale degli enti operanti nel settore dell’educazione alla legalità e del contrasto alla criminalità organizzata e mafiosa.
Grande spazio abbiamo poi dedicato alla trasparenza dei contratti, degli appalti pubblici e alla difesa delle risorse pubbliche dai rischi di corruzione e di infiltrazione mafiosa e della criminalità organizzata”.
Importanti novità sono state introdotte riguardo al tema del recupero dei beni confiscati. Tra le quali: “la concessione di fondi agli enti locali e ai soggetti concessionari oltre che per la ristrutturazione dei beni anche per la fase di progettazione; l’istituzione, di uno sportello per l’assistenza agli enti locali; la pubblicazione della mappatura geolocalizzata dei beni; la creazione di un gruppo di lavoro composto da esperti di progettazione europea delle direzioni generali che possano presentare progetti per l’acquisizione di fondi europei da integrare alle risorse regionali.
Infine – ha sottolineato la presidente Forte – abbiamo affrontato il complesso tema dell’usura e del sovraindebitamento, attraverso l’istituzione di un Tavolo di lavoro come organismo stabile tra soggetti coinvolti per individuare politiche efficaci per prevenire e contrastare tali fenomeni e istituendi una piattaforma in collaborazione con le Camere di commercio”.
Tale progetto di legge è la sintesi e il frutto di 5 anni di lavoro della Commissione antimafia e dà risposte concrete ad esigenze cogenti. Ci tengo a ringraziare la commissione Antimafia, collaboratori, funzionari, dirigenti e tutti coloro che hanno dedicato tempo e impegno per il raggiungimento di questo importante risultato ”, così ha concluso la presidente della commissione Antimafia di Regione Lombardia, Monica Forte.