La dieta di mamma, mentre il bebè è nel pancione, può fare da scudo allo sviluppo di future allergie? E’ quello che puntano a scoprire i ricercatori impegnati in uno studio finanziato dal National Institute of Allergy and Infectious Diseases (Niaid), centro che fa parte dei National Institutes of Health (Nih) statunitensi. L’obiettivo è valutare se il consumo di arachidi e uova durante la gravidanza e l’allattamento al seno protegga i neonati prevenendo lo sviluppo di segni precoci di allergia a questi alimenti. I lavori sono cominciati in questi giorni, si spiega in una nota dell’agenzia nazionale Usa per la ricerca medica.
Le allergie alimentari colpiscono circa l’8% dei bambini negli Stati Uniti e talvolta causano reazioni gravi o potenzialmente letali, ricordano gli esperti. Arachidi e uova sono due degli allergeni alimentari più comuni nella prima infanzia. Lo studio arruolerà madri in gravidanza non allergiche ad arachidi o uova, ma i cui neonati sono ad alto rischio di allergia alimentare perché nella famiglia materna c’è un genitore, un fratello o un figlio con una malattia allergica.
“Introdurre allergeni alimentari come arachidi e uova nella dieta dei neonati intorno ai 4-6 mesi di età si è dimostrato un elemento importante per la prevenzione delle allergie alimentari, ma per alcuni bambini questo intervento arriva troppo tardi”, evidenzia Alkis Togias, responsabile della Divisione allergie, asma e biologia delle vie aeree del Niaid. “Abbiamo bisogno di strategie aggiuntive e più precoci per contribuire a prevenire lo sviluppo di allergie alimentari nei bambini ad alto rischio”. Studi hanno dimostrato che, prima ancora che alcuni neonati consumino prodotti a base di arachidi o uova, il loro sistema immunitario ha già prodotto un anticorpo chiamato immunoglobulina E (IgE) contro questi alimenti, un precursore dell’allergia alimentare. Questi risultati indicano la necessità di sviluppare strategie di prevenzione delle allergie alimentari nella prima infanzia che precedano l’introduzione di cibi solidi, dunque prima della fase di svezzamento.
Finora, la ricerca sulla relazione tra il consumo o l’astensione da alimenti allergenici da parte delle madri durante la gravidanza e l’allattamento e lo sviluppo di allergie alimentari nei loro bambini ha prodotto risultati contraddittori. Il nuovo studio clinico mira a determinare chiaramente l’efficacia dell’inclusione di arachidi e uova nella dieta delle future mamme prima e dopo il parto per impedire ai loro bambini di sviluppare IgE contro questi alimenti ancora prima di consumarli in prima persona.