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Dall'archivio:

‘Lo dice la scienza’. Virologi come rock star.. di Matteo Spigolon

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

Potrebbe contenere informazioni obsolete o visioni da contestualizzare rispetto alla data di pubblicazione.

 

Al grido di “Più virologi negli ospedali e meno in tv”, sempre più persone si chiedono perché tutti questi esperti in campo medico continuino a riempire gli spazi nei Tg e nei Talk Show, perdendo un sacco di tempo prezioso, invece di lavorare concentrati nel loro habitat naturale (ospedale o laboratorio) per salvare delle vite umane.

A maggior ragione dopo che aver visto che gli stessi hanno sbagliato tutte (e dico tutte) le previsioni sul Coronavirus e non la smettono dal litigare tra di loro, fornendo indicazioni contrastanti sulle misure da intraprendere per battere il virus.

Nel tempo si sono formate delle vere e proprio fazioni con orde di seguaci al seguito.

Poteva andare diversamente?

No, e tra poco capirai il perché.

Ma prima i fatti.

In un articolo su “Il Tempo”, ci viene ricordato che c’è un modo per verificare, documenti alla mano, le capacità di questi medici assunti agli onori della cronaca per le loro opinioni su vaccinazioni, mascherine, guanti, distanziamento sociale e via dicendo.

Questo modo ha un nome: Scopus.

Si tratta della più grande e rispettata fonte di dati sulla carriera degli scienziati di tutto il mondo.

C’è di più: Scopus valuta con un punteggio denominato “H-Index” il prestigio e l’attendibilità di tutti gli scienziati, tenendo conto dei titoli accademici di ciascuno, delle pubblicazioni scientifiche e del numero di citazioni dei loro lavori nel tempo da parte di altre pubblicazioni scientifiche.

Al primo posto di questa classifica troviamo il consulente di Trump, il dott. Anthony Fauci (174 punti).

I primi tre italiani che possiamo trovare sono: Alberto Mantovani dell’Humanitas (167 punti), Giuseppe Remuzzi dell’Istituto Mario Negri (158 punti), e Luciano Gattinoni (84 punti) che lavora in Germania.

Alzi la mano chi li conosce o li ha sentiti nominare qualche volta, esclusi colleghi del settore.

Non dovrebbero essere questi scienziati a presenziare, sporadicamente, in tv?

No.

A presenziare sono invece quelli che troviamo nei bassifondi della classifica: Ilaria Capua (48 punti), Walter Ricciardi (39 punti), Roberto Burioni (26 punti), Maria Rita Gismondo (22 punti), Silvio Brusaferro (21 punti) e Fabrizio Pregliasco (14 punti).

Come può succedere questo, si chiedono in molti?

Per un motivo: l’abilità di vendere (e di sapersi vendere) è la più importante tra quelle che ogni persona possa avere.

La differenza tra i virologi sconosciuti (ma più titolati) e quelli più popolari (ma poco titolati), è lì.

Ma non solo.

La vendita di se stessi è strettamente connessa al posizionamento politico, con cui vi riempio la testa ormai da anni.

Come sono riusciti, quindi, Burioni&C a diventare i massi esperti da consultare, nonostante siano nettamente meno competenti (per usare un eufemismo) di alcuni loro colleghi?

Risposta breve: sono diventati dei personaggi.

In che modo ce l’hanno fatta?

Lo spiego all’interno del corso “Personaggio Politico”, che trovi cliccando qui

Sai cos’è molto probabile stia succedendo in questo momento?

Che qualche tuo concorrente o avversario ci stia mettendo le mani sopra, inizi a implementare quanto appreso e scali posizioni mediatiche lasciandoti mangiare la sua polvere.

Questa è la differenza tra chi sa agire e chi è affetto dalla ‘rimandite’.

Il veloce batte il lento, e il lento piange.

Non costringermi a regalarti dei fazzoletti.

A presto,

Matteo Spigolon

Questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie e potrebbe risultare obsoleto.

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