NOVARA –ย ย – Il Gay Pride e’ “una manifestazione folkoristica, che non serve a rilanciare il tema della tutela dei diritti perche’, al contrario, accentua le battute da caserma”. Il sindaco leghista di Novara, Alessandro Canelli, respinge le critiche piovutegli addosso. E conferma l’intenzione di non concedere il patrocinio dell’amministrazione comunale alla manifestazione in programma il 26 maggio. “Tutti hanno il diritto di manifestare, e infatti lo faranno liberamente; allo stesso modo, pero’, l’amministrazione comunale ha il diritto di non sposare una causa che non condivide”, spiega respingendo l’accusa di essere “omofobo”.
“Era scontato che la decisione dell’amministrazione comunale di Novara avrebbe suscitato la reazione della sinistra e dei soliti radical-chic”, sostiene il senatore Gaetano Nastri di Fratelli d’Italia, che “appoggia in pieno – spiega – la scelta del sindaco Canelli. Il nostro partito difende la famiglia tradizionale. Il Gay Pride rappresenta, a nostro giudizio, la spettacolarizzazione di un modo di essere. E’ quindi legittimo essere contro questa spettacolarizzazione, senza dover essere tacciati di omofobia”.