SAN VITTORE OLONA Una serata per premiare le donne che si sono distinte sul territorio in ambito sociale, professionale e imprenditoriale quella andata in scena, grazie al locale Lions Club, venerdì 14 aprile al ristorante “La Fornace” di San Vittore Olona.
Ideato nel 2012 da Carmen Colombo Galli, il premio è un riconoscimento all’eccellenza al femminile, che quest’anno è stato assegnato a quattro donne:
Paola Balducci: romagnola di nascita, vive a Legnano da parecchi anni. In curriculum 45 anni di servizio prima come maestra (per 18 anni), poi come coordinatrice di scuola primaria e attualmente coordinatrice dell’Istituto Tirinnanzi a Legnano. Fra le numerosissime attività da lei svolte, progetti a favore di alcune scuole di Nairobi, in particolare alla scuola “Cardinal Otunga” per cui ha collaborato ad una raccolta fondi finalizzata alla realizzazione di una biblioteca, intitolata poi ad una sua collega scomparsa prematuramente.
Motivazione del premio: premio al merito per il costante impegno nel dedicare la maggior parte del suo tempo ad offrire ai giovani il bene più grande: la consapevolezza del proprio valore.
Linda Corno: nata a Cuggiono, vive a Furato, frazione del Comune di Inveruno. Laureata in scienze della comunicazione, per tanti anni giornalista, di recente ha pubblicato il suo primo libro, “Un raggio di sole”, edito da Guado Edizione. Al lavoro di manager – è responsabile di area in una società pubblica di servizi di proprietà di 18 Comuni Soci con sede a Legnano – ha deciso di affiancare l’attività di produzione olearia, creando in Sicilia, a Caltagirone, la tenuta “Biffaro”.
Motivazione del premio: premio al merito per l’attività di manager, giornalista, impegnata ad estendere la cultura in una terra, la Sicilia, ricca di storia e tradizioni nonché patrimonio naturale da preservare.
Angelamaria Sibilano: residente a Legnano, medico chirurgo specialista in geriatria e gerontologia. È membro della Società scientifica italiana di gerontologia e geriatria. Molteplici le attività in ambito socio-sanitario che la vedono coinvolta: è stata direttore dell’Ats a Bergamo e attualmente ricopre la carica di direttore della Asst Ovest Milanese. È docente del master di II livello “Pianificazione, programmazione e progettazione dei sistemi ospedalieri e socio sanitari” al Politecnico di Milano.
Motivazione del premio: premio al merito per le sue doti di professionalità, genuinità, umanità; analizza, progetta, guida, costruisce per servire.
Claudia Capoferri Minesi: vive a Legnano. Laureata in lingue e letterature straniere, agente capo procuratore del gruppo Reale Mutua con uffici in Legnano. L’agenzia Minesi è stata fondata con il marito Marco, nel 1980. Consigliere della Famiglia Legnanese e dell’associazione Liceali Sempre per la cultura. Promotrice della Consulta del volontariato di Legnano. Attuale presidente del Rotary Club Parchi e assistente del governatore del Rotary Club.
Motivazione del premio: premio al merito per la sua attività di imprenditrice innovativa, oltre che donna di cultura ricca di umanità e generosità.
COME E’ NATA L’IDEA DI PRODURRE OLIO
Nelle situazioni di negatività c’è sempre il seme della positività. Forse bisogna sforzarsi di scavare a fondo per trovarlo, ma c’è, eccome.
Ed è stato così che, in piena pandemia, quando le tv e i giornali non facevano altro che diffondere notizie tutt’altro che confortanti facendo venire meno, in noi, la fiducia verso il futuro, che ho pensato fosse arrivato il momento di dare vita a un progetto nuovo, che mai avrei pensato si potesse realizzare.
Ma, citando Nelson Mandela, “Tutto sembra impossibile finché non viene fatto”…
L’idea di produrre olio è nata, anzitutto, dall’amore per la Sicilia, terra in cui madre natura è stata molto generosa. È una terra ricca, quella iblea, dove l’olio Tenuta Biffaro nasce. Una terra caratterizzata da colline dal profilo dolce, distese infinite di ulivi, macchia mediterranea.
Il nome dell’olio, Tenuta Biffaro, deriva dal territorio, alle spalle della città di Caltagirone, in cui sono insediati ben 400 ulivi. Ulivi che, ancora oggi, sono lì a ricordarci di essere un dono sacro, come narra la leggenda che vuole che la Sicilia li abbia ricevuti dai Greci, per mano di Aristeo, figlio di Apollo.
Una vera e propria sgobbata, ogni anno, a fine ottobre, la raccolta – esclusivamente a mano – delle olive, ma grande la soddisfazione di viverne ogni passaggio, fatto di fatica e di dedizione, per dar vita a un “oro verde”, extra vergine di oliva, spremuto a freddo, composto da quattro diverse cultivar: tonda iblea, moresca, nocellara del Belice e biancolilla.
In questi anni ho voluto che la produzione dell’olio veicolasse anche un messaggio culturale, grazie a una serie di sinergie nate sia qui, nel nostro territorio, con l’artista Francesco Oppi di Guado Officine Creative, che ha ideato, dando vita a un’opera astratta, l’etichetta dell’olio, sia in Sicilia, con il maestro Mario Milazzo, uno dei più apprezzati esperti tornianti di Caltagirone il quale, invece, ha creato, nella sua bottega artigianale, appositamente per Tenuta Biffaro, raffinate bottiglie in ceramica artistica.
L’olio, durante la serata, è stato degustato e apprezzato dallo chef del ristorante “La Fornace” Vincenzo Marconi e dai partecipanti alla cena.