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+L’inchiesta di Pioltello: per gli inquirenti, ndrangheta sostenne candidato sindaco nel 2021

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PIOLTELLO MILANO   – Il clan Manno-Maiolo di ‘Ndrangheta di Pioltello (Milano) avrebbe fatto “palese campagna elettorale” alle elezioni amministrative dell’ottobre 2021 in favore dell’allora del candidato sindaco Claudio Fina e dell’aspirante assessore all’urbanistica Menni Marcello, entrambi supportati da una coalizione di centrodestra.
E’ quanto emerge dagli atti dell’inchiesta della Polizia di Stato, coordinata dal pm della Dda Paolo Storari, in cui si contesta anche l’ipotesi di reato di coercizione elettorale. In particolare, il presunto boss Cosimo Maiolo – secondo la prima sezione della Squadra mobile – avrebbe organizzato “un banchetto elettorale” nella peschiera gestita dal figlio per i due politici. E inoltre avrebbe invitato la “comunita’ straniera”, nello specifico “albanesi e pakistani” a votare per Fina e Menni, manifestando “pubblicamente il sostegno della ‘ndrangheta” per i due candidati.

 Come si legge nell’imputazione per coercizione elettorale, riportata nelle oltre 300 pagine di ordinanza di custodia in carcere a carico di 9 persone, Cosimo Maiolo, assieme al suo presunto ‘braccio destro’ Luca Del Monaco (arrestato) e “in concorso con” Claudio Fina e Marcello Menni (indagati), avrebbe sfruttato “la propria fama di soggetto apicale in seno alla locale di Pioltello” e organizzato un banchetto elettorale nel settembre 2021 a favore di Fina e Menni “presso la peschiera gestita dal figlio” Omar Maiolo, “facendo in maniera palese compagna elettorale a favore di Fina e Menni”. E invitando “la comunità straniera presente a Pioltello (e in particolare albanesi e pakistani) a votare per Fina e Menni”. Il presunto boss avrebbe, dunque, manifestato “pubblicamente il sostegno della ‘ndrangheta a favore dei due candidati, in tal modo facendo pressione affinché gli elettori votassero Fina e Menni”. Reato, quello contestato nelle indagini della Squadra mobile, aggravato dall’aver “agito con metodo mafioso” e dall’aver “fatto pressione a nome dell’associazione mafiosa”.

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