Riceviamo e volentieri pubblichiamo la notizia sulla vittoria di un importante premio da parte di un liceale del ‘Donato Bramante’ di Magenta
Concorso nazionale “Ricordare Pier Paolo Pasolini e la suatestimonianza di libertร e di impegnocivile a 40 anni dalla morte” – a.s. 2015/2016.
Il Liceo magentino รจ risultatoย vincitore del concorsoย MIUR โ MIBACT “Ricordare Pier Paolo Pasolini e la sua testimonianza di libertร e di impegno civile a 40 anni dalla morte” con l’elaborato dal titolo”Pasolini: testimone, giudice, moderno Laocoonte”delloย studente Luigi Casella, con l’ausilio del docenteย prof. Sergio Chiodini.
La premiazione si ร svolta in data 3 Maggio 2018, presso la Biblioteca Legislativa del Ministero dellโIstruzione, dellโUniversitร e della Ricerca, in Viale Trastevere 76/A – Roma
Lโelaborato (saggio breve) di Luigi Casella รจ stato premiato in considerazione dellโefficacia e pertinenza nella rappresentazione del tema; della creativitร e originalitร di espressione; del superamento degli stereotipi; dellโimpegno, della fantasia e delle qualitร formali; della capacitร di sintesi nellโesposizione.
Prof-Sergioย Chiodini
SAGGIO BREVE
Pasolini: testimone, giudice, moderno Laocoonte
Pier Paolo Pasolini fu fin da bambino un grande conoscitore, e quindi amante, di tutto il proletariato e il sottoproletariato italiano di qualsiasi regione dello stivale grazie ai frequenti traslochi dovuti al mestiere del padre. Frequentรฒ scuole e ambienti in varie localitร lombarde, venete, friulane e emiliane. Successivamente avrร lโoccasione di entrare in contatto con altre culture locali come maestro elementare ed avrร infine modo di osservare il mondo borghese dal punto di vista privilegiato dello scrittore/intellettuale. Si puรฒ dire che Pasolini sia il personaggio piรน affidabile se si vuole delineare la storia dellโevoluzione antropologica e sociologica dellโItalia del dopoguerra, del post-boom economico e della contestazione in quanto รจ il miglior portatore delle caratteristiche necessarie a dare un giudizio il piรน oggettivo possibile sul cambiamento diย quegli anni: 1- ha avuto modo di osservare da vicino (e quindi di subire) i grandi avvenimenti storici che hanno portato alla nascita della repubblica: fascismo e resistenza, ed ha avuto modo di giudicarli in modo estremamente libero (non si puรฒ definire in altro modo un giudizio che porta Pasolini ad iscriversi al PCI pur avendo perso il fratello in un eccidio di partigiani comunisti).
2- conosce nel profondo molte culture locali (es. โAcademiuta de lenga furlanaโ e โAccattoneโ)ย e ha visto come quasi tutte queste โAlteritร โ siano scomparse (es. โGennarielloโ).
3-ha avuto contatto con i maggiori intellettuali italiani di quel periodo, confrontandosi con loro, avendo cosรฌ modo di approfondire la conoscenza della cultura borghese e alternativa.
4-ha incarnato un certo tipo di genialitร artistica che รจ assolutamente necessaria per un giudizio non sterile sullโesistenza e sulla societร umana.
IL cambiamento culturale
Dopo questa premessa sullโaffidabilitร del giudizio socio-antropologico (e quindi umano) riguardo alla societร che Pasolini osservaย cambiare molto rapidamente, passiamo a tratteggiare i drammatici punti di discontinuitร che Pasolini identifica nella societร italiana.
Il boom economico porta un certo livello di benessere nelle case degli italiani, che hanno quindi modo di assaporare i nuovi beni prodotti dal nuovo capitalismo. I nuovi prodotti appagano bisogni non che lโitaliano di estrazione medio – bassa- bassissima non aveva mai sentito. Questa massa di merci viene prodotta non piรน per rispondere a un bisogno del consumatore, ma per rispondere al bisogno del produttore, che รจ la brama di capitali sempre piรน ingenti. Per giustificare questa produzione anomala viene viziata la domanda tramite la creazione di un ipotetico status ideale cui lโitaliano deve tendere. Questโideale รจ quello del successo, o meglio, dellโostentazione del successo. A questโaltare perfettamente edonistico il proletario e il sottoproletario sacrificano i vecchi valori fondanti (patria, famiglia, ordine, Dio) nel momento in cui essi non sono piรน funzionali allโaffermazione di uno status quo. In sintesi: i valori dellโItalia fascista e paleo democristiana (Dio, patria, famiglia, ordine,morale) sono sostituiti con i valori della โseconda rivoluzione industriale italianaโ (Edonismo, sviluppo, cinismo).
Il secondo punto di discontinuitร descritto da Pasolini รจ relativo alle modalitร di mantenimento del potere su una popolazione cosรฌ radicalmente cambiata. Per Pasolini la dittatura fascista sul โBel Paeseโ non si รจ esaurita con la caduta del potere di Mussolini e con la sconfitta delle potenze dellโAsse. Pasolini accusa i governi DC del dopo guerra di essere una prosecuzione ideale di quellโidea di Stato che si identifica con la parola โfascistaโ e di aver utilizzato la democrazia e il parlamentarismo come una legittimazione di facciata. Le votazioni erano allo stesso modo drogate dalla presenza di una Chiesa moralista, lontana dal messaggio evangelico e dalla sua funzione di risposta alle domande esistenziali dellโuomo (lontana quindi dalla sua funzione puramente religiosa) e di uno Stato, che si identificava in una classe politica sempre piรน dentro al โPalazzoโ, che insieme concorrono a rinvigorire gli antichi valori popolari reprimendo ogni devianza e cambiamento culturale col risultato di assicurare la maggioranza assoluta e quindi il governo a quelle forze che facevano di quei valori la propria bandiera (la DC). Quando perรฒ lโindustria smette di essere un organo alleato di questo sistema totalitario, ma inizia a diventare un generatore โsotterraneoโ di valori reali, lโitaliano decide di fare propri quei nuovi valori in misura sempre piรน determinante in quanto questi sono visti come nuovi o sicuramente piรน fertili di quelli propagandati da Stato e Chiesa. Quando il potere statale si rende conto di aver perso il controllo non puรฒ far altro che cambiare forma per assecondare i nuovi desideri del popolo, ricostruendo in tal modo lโalleanza con lโindustria. Il cittadino โ consumatore a questo punto riceve sia dal nuovo Potere dellโindustria che dal vecchio establishment la benedizione dei suoi nuovi valori. Allo stato non resta che ingabbiare ulteriormente il cittadino โ consumatore rendendo questi valori immutabili tramite lโeliminazione di tutti i valori residui e la propaganda accurata e martellante dei nuovi valori.
La situazione raggiunta รจ quella di un cittadino culturalmente determinato a tutti i livelli dallโimposizione dei valori edonistici da raggiungere in tutti i modi, anche tramite la delinquenza. In questo modo i vecchi valori di Dio, patria, famiglia e ordine, che erano solo una facciata folkloristica, diventano un inutile ingombro che viene gettato.
Lโuomo omologato che si รจ creato รจ un uomo che pensa di essere felice se โarrivatoโ, che รจ senza passato e che viene imprigionato in questa situazione nevrotica.
GLI strumenti del โPotereโ
Per ottenere una cosรฌ profonda depravazione dei valori storici del popolo italiano, il โPotereโ descritto da Pasolini ha avuto bisogno di un potente e capillare strumento di persuasione delle masse in grado di mutare nel profondo la concezione stessa della vita, la concezione di cosa dia alla vita un valore positivo e un senso valido e profondo. Pasolini ne identifica due:
Il primo nuovo strumento รจ la forza prima del clerico – fascismo e poi dellโindustria: la televisione. Questa nuova tecnologia imposta una relazione unidirezionale col fruitore: chi produce e trasmette i programmi รจ lโunico โSoggettoโ di questa nuova relazione. Il fruitore subisce passivamente un contenuto e non ha possibilitร di replica: lโunica partecipazione consentita รจ lโaccettazione o il rifiuto totali che si esprimono nella scelta di accendere o spegnere lโapparecchio. Questo meccanismo non รจ libero, almeno non lo รจ per unโItalia popolare che non ha una vera coscienza culturale; lโItaliano medio riceve dai programmi televisivi un messaggio che non รจ in grado di giudicare, quindi lo accetta poichรฉ pensa che sia il mezzo piรน efficiente e utile di arricchimento personale e di informazione (non perchรฉ effettivamente lo sia, semplicemente in quel periodo storico non ci sono rivali per mole e per varietร di informazioni fornite). Lโaccettazione รจ perรฒ completamente cieca: si giudica lโinsieme dei programmi che accettiamo di vedere in futuro, senza avere alcuna conoscenza dei contenuti e della validitร di questi ultimi, partendo da quel che si conosce. Cosรฌ ogni programma riceve dal fruitore unโincoronazione inconsapevole a vate infallibile. In questo modo il contenuto โdi regimeโ raggiunge con forza la maggioranza degli italiani. Successivamente la crescente presenza della pubblicitร da il via al drammatico cambiamento culturale: lโindustria ha la possibilitร di presentare un prodotto che di per se non risponde ad alcun bisogno effettivo ma che รจ presentato in modo da farlo apparire come necessario per lโostentazione di uno status quo, di una finta felicitร che tutti sembrano volere (in quanto schiavi della televisione). Inoltre questo messaggio edonistico convive nella televisione con lโimmagine propagandata dallo stato, col risultato di nascondere per lungo tempo il cambiamento culturale in atto.
Il secondo strumento รจ prerogativa unica dello stato ed รจ molto piรน potente e totalizzante del primo: la scuola dellโobbligo. La scuola dellโobbligo imprigiona il bambino proletario e sottoproletario in un nozionismo sterile che รจ privo di un approfondimento e non fa appassionare a ciรฒ che รจ sconosciuto, che รจ la funzione dellโ educazione, rendendolo impermeabileย ogni realtร non contemplata nei programmi. Inoltre il proletario e il sottoproletario, inseriti in un percorso di studi spesso superflui per il loro reale bisogno, subiscono lโombra dei compagni borghesi e della loro cultura, diventando coscienti solo della propria ignoranza con il risultato di creare un livore nei confronti della classe superiore che maturerร nella frustrazione per la mancata โfelicitร โ che sembra trasparire dalla borghesia โarrivataโ.
Alteritร : luoghi di libertร residua in pericolo
Pasolini scrisse negli ultimi giorni della sua vita un intervento che avrebbe dovuto tenere al Congresso del Partito Radicale che si tenne due giorni dopo la sua morte. In questo intervento รจ presente una proposta di programma culturale estremamente semplice che aveva la pretesa di cambiare lโapproccio culturale delle forze progressiste. Pasolini giudica le ultime lotte per i diritti civili portate avanti dai partiti progressisti come originate dalla stessa radice dellโomologazione culturale che quelle battaglie si proponevano di combattere: lโantica contrapposizione โsfruttatiโ contro โsfruttatoriโ era sostanzialmente finita con la fine di una reale cultura degli โsfruttatiโ. Prima dellโomologazione i diritti civili si proponevano di affermare e di proteggere lo stile di vita (Pasolini la chiamo direttamente:โfelicitร โ, inteso come insieme di valori) di proletari e sottoproletari. La distruzione di queste culture porta a un cambiamento di fine dei diritti civili: il nuovo diritto รจ un avvicinamento alla ricchezza e alla vita del borghese ricco, sostenendo indirettamente il โnuovo fascismo0โ dellโomologazione borghesizzante.
La proposta culturale di Pasolini non รจ una sua invenzione, รจ invece la proposta stessa dei radicali: la difesa e la preservazione di tutte le alteritร sopravvissute ossia la difesa di quelle differenze antropologiche latenti in Italia, che sono state abbastanza tenaci da non subire completamente il cambiamento della rivoluzione industriale. Lโinvito di Pasolini ai radicali, che oggi puรฒ essere indirizzato a ciascun italiano, รจ quello di ricercare (non di inventare quindi, ma di scoprire), di seguire e di difendere chiunque si possa ritenere ancora libero, qualunque sia il suo contesto culturale, sociale, politico o economico.ย La funzione di โchierici del nuovo fascismoโ, che รจ il nome con cui Pasolini chiama la massa di intellettuali marxisti deviati dallโomologazione, รจ quella di guidare in senso culturale e politico la sinistra verso il ruolo un tempo chiamato โriformistaโ che Pasolini definisce โsocialdemocraticoโ. Questa โmoderazioneโ (probabilmente Pasolini lโavrebbe chiamata โfascistizzazioneโ) dellโintellighenzia di sinistra รจ lโeffetto piรน drammatico dellโomologazione poichรฉ implica la fine di una reale proposta di alteritร condannando il paese alla fine di ogni altra alteritร . La proposta di Pasolini รจ quindi quella della non collaborazione col governo ossia la ripresa della matrice culturale (non politica) della sinistra โanarchicaโ che รจ lโaffermazione dei valori nati spontaneamente nei ceti piรน bassiย della societร : รจ quindi la scoperta dellโalteritร proletaria e sottoproletaria e lโimpegno nella difesa e nella diffusione di quei valori.
ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย ย Luigi Casella