MILANO – “Giuseppe Conte, che ora scrive missive alla stampa dedicate a Milano, è lo stesso che in piena pandemia arrivò a visitare la Lombardia in ritardo di oltre due mesi”. Così Silvia Scurati, consigliere regionale della Lega, che prosegue: “I lombardi – sottolinea Scurati – se la ricordano bene quella visita notturna, dopo che la nostra Regione proprio da chi si definiva l’avvocato del popolo, era stata dimenticata e lasciata a lottare con le proprie forze dal governo Pd-Cinque Stelle”.
“Ora Conte ha il coraggio di rivolgersi al Nord? Su una cosa ha proprio ragione: su Milano e la Lombardia il M5S ha fatto molti errori, remando contro la Regione traino di questo paese. Ma ora le lacrime da coccodrillo anche sul ruolo della città di Milano sono perfettamente inutili”.
“Conte resti pure a dedicarsi alle scaramucce interne al suo partito e a quelle con Letta e il PD, considerato che sono due facce della stessa medaglia. Che il Nord e la Lombardia fossero la locomotiva di questo Paese – conclude Scurati – non serviva l’accorata letterina dell’avvocato Conte per saperlo, visto che quando poteva fare qualcosa per Pmi e Partite Iva non ha mosso un dito”.