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Legnano e lo smog: in Consiglio dibattito accanito sulla centralina di rilevamento ARPA

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LEGNANO –  L’avevano chiesta a gran voce. E, per avere sostegno adeguato, si erano rivolti alla consigliera Elisabetta Strada che, in consiglio regionale, aveva presentato un’apposita mozione. Ma lei, la centralina di rilevamento per la qualità dell’aria che Pd e Insieme per Legnano sottolineano essere assolutamente necessaria per tenere sotto controllo una realtà ad alto tasso di inquinamento, almeno per il momento, non arriverà. Un no che, per le due forze del centrosinistra, non risiede in ragioni sostanziali ma politiche.
“Non possiamo sottacere – spiega il Pd in una nota – l’atteggiamento scorretto e strumentale tenuto dall’assessore Cattaneo (Raffaele, ndr ) in occasione della votazione di un ordine del giorno in cui si richiedeva di installare a Legnano una centralina di misurazione della qualità dell’aria”.  
L’assessore della giunta del governatore Attilio Fontana, ha poi dichiarato l’esponente di “Insieme per Legnano” Mario Brambilla  sui banchi del consiglio comunale, “prima è stato favorevole, poi ha compiuto una clamorosa marcia indietro”.
E quindi un progetto portato in consiglio regionale “per il quale  – ha spiegato ancora Brambilla – si chiedeva di impegnare 60 mila Euro per installare a Legnano una centralina per il rilevamento della qualità dell’aria” è rimasto nel cassetto.  “I dati di Legnano – ha aggiunto  – sono stati ricavati per simulazione dalle centraline di Busto Arsizio e Gallarate ed evidenziano un grave livello di inquinamento, come è possibile che si neghi la possibilità di installare una centralina di rilevamento?”. 
Una presa di posizione su cui Carolina Toia ha voluto replicare in doppia veste, quella di attuale consigliere comunale a palazzo Malinverni e quella di ex consigliere regionale ed  esponente della commissione ambiente: “sono stata in Regione per cinque anni e mi sono occupata di ambiente a fondo – ha affermato – nella commissione ambiente si discuteva già da tempo di questa eventualità ma, semplicemente e per nessuna ragione politica, è stato ritenuto non opportuno installare una centralina, la valutazione non è stata politica ma tecnica e scientifica”.
Cristiano Comelli

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