LEGNANO -<<Dopo l’affermazione dello scorso anno, anche nel 2019 il comitato “Legnano Non Dimentica” organizza per la serata di Martedì 30 Aprile un corteo alla memoria di Carlo Borsani eroe legnanese al servizio della RSI, massacrato dall’odio partigiano. Il concentramento è previsto per le 19:00 nei pressi dell’ex tribunale legnanese in via Gilardelli da dove partirà una marcia diretta verso il Largo a Lui dedicato, ove gli sarà reso omaggio. Doveroso sia il ricordo di chi ha pagato con la vita la propria fedeltà: ancora oggi, Legnano risponde “PRESENTE”!>>.
Si annunciano tensioni per domani sera nella cittadina del Carroccio dove il Comitato ‘Legnano Non Dimentica’ organizza un momento di ricordo per Carlo Borsani.
La fiaccolata, si era svolta anche l’anno scorso senza particolari problemi. Quest’anno il livello di tensione tra la destra e i cosiddetti ‘antagonisti’ invece sembra esser cresciuto in modo esponenziale.
Al parco Castello nelle stesse ore, infatti, sarà organizzata una contromanifestazione antifascista. Di cui il Comitato si rammarica in una nota diffusa questa mattina: “Ci rammarichiamo perché non riusciamo spiegarci di come si possa essere così bestie da voler evitare la commemorazione di un caduto. Non un caduto qualunque: Carlo Borsani, medaglia d’oro al valor militare, cieco di guerra a seguito di una ferita riportata sul fronte greco, poeta e giornalista. Durante il suo periodo di adesione alla Repubblica Sociale Italiana si adoperò sempre per placare la terribile guerra civile e l’inutile spargimento di sangue tra compatrioti, auspicando alla riconciliazione. Invitiamo tutta la cittadinanza a riflettere su questa iniziativa antagonista e sulla sua utilità, che oltre ad andare a minare l’ordine pubblico di una tranquilla cittadina come Legnano, va ad oltraggiare la memoria di un defunto.
La nostra commemorazione si è svolta ogni anno senza nessuna complicazione o disordine, in silenzio, ordinati, e con tutte le autorizzazioni del caso. Non abbiamo dubbi sul fatto che la marmaglia antifascista, come sempre, si mostrerà per la propria vera natura, a fronte anche dei ripetuti atti di vandalismo di cui si sono resi responsabili nei giorni scorsi all’ingresso del parco. Con la consapevolezza di essere nel giusto, noi saremo sempre qui, a ricordare”.
Di tutt’altro avviso l’ANPI Legnano che ha replicato così: <<Più volte la nostra Associazione ha detto e ribadito il proprio giudizio sul ruolo di Borsani all’epoca del fascismo e nelle fila della R.S.I. Abbiamo sempre espresso il nostro totale dissenso sull’attività di un uomo che fino all’ultimo è stato divulgatore e reclutatore per il regime fascista, che esaltava la violenza, la guerra e il razzismo. Ciò detto ci auguriamo che la commemorazione non abbia a trasformarsi in apologia del fascismo. Per questo motivo chiediamo alle Istituzioni di impedire ogni violazione delle Leggi Mancino e Scelba, nonché della Costituzione Italiana nata dalla Resistenza. Diciamo NO all’ennesima provocazione che infanga la storia d’Italia e la Resistenza. Dopo le celebrazioni del 25 Aprile, che hanno visto la partecipazione nelle piazze italiane di migliaia di cittadini in grandi manifestazioni unitarie, Legnano non venga macchiata da una manifestazione che inneggia ad una storia che le lotte partigiane, l’Europa e il mondo intero hanno condannato>>.
Insomma, ancora ognuno sulle sue posizioni, ognuno sulla sua barricata. Ben lontani, da un clima di pacificazione nazionale, che imporrebbe la possibilità di commemorare liberamente e civilmente qualsiasi caduto. Ben lontani da quel senso di pietas che forse a distanza di 74 anni sarebbe più che dovuto davanti ai morti. E invece, eccoci ancora qua, con camionette della Polizia, Digos e Forze dell’Ordine varie impegnate a controllare che tutto si svolga senza sfociare in violenze.
F.V.