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LEGNANO – Il Comune di Legnano, alle porte di Milano, da ieri ha un commissario, Cristiana Cirelli. Il Consiglio comunale e’ sospeso, sara’ sciolto e si andra’ a nuove elezioni. Il Tar ha infatti accolto il ricorso del Pd e delle opposizioni e messo in chiaro che non si possono sostituire i consiglieri rimasti in carica finora.
“La sentenza del Tar e il conseguente atto del prefetto mettono la parola fine a una grave forzatura fatta a Legnano dall’ufficio del difensore regionale- commentano il segretario regionale del Pd Vinicio Peluffo e il capogruppo in Regione Fabio Pizzul- La Lega, pur di tenere le redini della citta’ del Carroccio ha piegato a se’ le norme e le prerogative dell’organismo di garanzia dei cittadini verso le istituzioni”. La sentenza del Tribunale amministrativo regionale ha dunque bocciato la sostituzione dei consiglieri dimissionari che aveva permesso alla giunta legnanese, guidata dal leghista Gianbattista Fratus, accusato di corruzione, di restare in piedi.
A maggio a Legnano erano stati arrestati Fratus e due assessori con le accuse di turbativa d’asta e corruzione elettorale. Gli ultimi due erano stati poi sostituiti a seguito di un provvedimento del Difensore regionale. Una situazione ribaltata dall’ordinanza di ieri del Tar che ha dichiarato illegittima la surroga dei consiglieri dimissionari. Da qui la decisione del prefetto di Milano di avviare la procedura di scioglimento del Comune, che portera’ quindi a nuove elezioni nella prossima primavera. Per i consiglieri dem “ora Fratus non sara’ piu’ sindaco, un ruolo che ha mantenuto oltre i limiti della ragionevolezza e della decenza, e i cittadini potranno tornare a scegliere chi li governera’. Rimangono lo sfregio alle norme democratiche e il sapore amaro della sfrontatezza del potere leghista”.
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