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Dall'archivio:

Le tradizioni provinciali: le sane rivalità tra Cerano e Trecate

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Attenzione: questo articolo fa parte dell'archivio di Ticino Notizie.

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Il nostro Paese è pieno di campanili, chiese e chiesette. Una moltitudine di culture tramandate e da scoprire.

CERANO NO – La Domenica dopo Pasqua, In Albis era il momento dove a Cerano venivano in pellegrinaggio i fedeli di Trecate dal Beato Pacifico. Le rivalità si attenuavano o venivano sospese. I due comuni amici litigiosi col tempo si sono calmati. La mia generazione è l’ultima ad aver vissuto queste sane e antiche diatribe.
Io sono un connubio dei due comuni essendo di padre ceranese e madre trecatese.
Questa era la festa più importante per mia madre perché poteva vedere i parenti in momenti di gioia e non solo in celebrazioni funebri…
Non sono tanti km anzi meno di 5 ma nel passato senza macchina e con lavoro in loco diventavano 100km, quelli che separavano i due paesi.
Poteva saltare tutto, ma non questo momento di unione in una comunità sola.
Il cammino a piedi con Arciprete e Sindaco e l’incontro tra le due comitive e il cammino insieme.
Il risuono della banda e i Carabinieri insieme ai comandanti dei vigili.
Momenti che mi sono sempre impressi nella mia mente.
L’emozione di vedere tanta gente e i primi cittadini con fascia tricolore.

Poi la Santa Messa celebrata dall’ospite della cittadina limitrofa e l’invito a credere anche senza vedere.
Il colpo d’occhio era così bello e pomposo che era un peccato non dare uno sguardo alla chiesa tutta addobbata.
Il saluto al Beato Pacifico e il suo inno: Pacifico è nostro …i trecatesi rispondevano il resto dell’anno tenetevelo …noi abbiamo due Santi …
Ma il Beato era proprio nostro perché originario non importato. Infine la tavolata finale con tanta gente con la bocca e il cuore pieno.
Era simbolo di orgoglio e gioia per ricordare i vecchi tempi e parlare del presente con un ottimo prodotto per il futuro. A scuola, all’università e al lavoro le due realtà erano in continuo contatto.
Trecate ha il treno ma noi la festa più bella con un fuoco artificiale in più…. Anche perché era la domenica successiva.
Alle giostre venite a Cerano ma voi al Cinema…
Era una sana e simpatica competizione che molto spesso portava ad unioni eterne o quasi …in un continuo andare su e giù dai due centri…
Fino all’ultimo mia madre ha voluto presenziare per l’amore dell’ evento e per i bei tempi andati.
Con gli anni diminuivano i coscritti e persone conosciute ma non il suo entusiasmo e felicità nella partecipazione sana.
Non conosceva più sindaci e preti, ma sapeva che era un momento speciale.
Uno dei tanti che la nostra Nazione ha e sapeva offrire a gente magari semplice e rispettosa che ha fatto grande la nostra storia…
La storia non la fanno solo o grandi o potenti ma anche il popolo che ha a cuore il suo paese.
Una delle più grandi gioie è che fino all’ultimo mia mamma ha potuto esserci in presenza: perché era la sua festa, una unione di belle cose da tramandare nei cuori: durano di più che sulla pietra.

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